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Lorella Cuccarini, la terza vita della "sovranista" fatta fuori dalla Rai. Verso un clamoroso ritorno a Mediaset

Francesca D'Angelo
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Le regole della tv sono decisamente imperscrutabili: quello che avresti bollato come boiata del secolo diventa un cult, lo show ben fatto floppa rovinosamente già alla prima puntata ma soprattutto i volti bravi restano spesso in panchina. Ogni riferimento a Lorella Cuccarini & colleghi sovranisti non è puramente casuale perché loro sono al centro di due ghiotte notizie rimbalzate ieri online e che la dicono lunga sulle logiche, opposte, che governano le reti tv. In Rai, si sa, ormai vige il bilancino politico. Basta dare uno sguardo al day time della rete ammiraglia: da settembre si è votata all'informazione (giusto la Clerici e il Paradiso delle signore non parlano di Covid e attualità) schierando giornalisti e conduttori che se non sono sinistroidi sono almeno pentastellati.

OBIETTIVO ASCOLTI
A farne le spese è stata soprattutto Lorella Cuccarini: nonostante i buoni ascolti e la notoria bravura, la celebre presentatrice ha perso il suo ruolo di padrona di casa a La vita in diretta, ora nelle mani di Alberto Matano. E qui arriviamo alla prima notizia: secondo il sito TvBlog, la Cuccarini potrebbe diventare la nuova insegnante di ballo nel talent show Amici, passando così al competitor Canale5. A parte la genialità della trovata editoriale (Lorella sarebbe perfetta in questo ruolo!), il rumors la dice lunga sull'approccio di Maria De Filippi che, dei bilancini politici, non sa che farsene. A lei interessa solo una cosa: che il programma funzioni. Affinché questo avvenga ha bisogno di gente talentuosa e poco importa se sono di destra o di sinistra. Questa mentalità, squisitamente imprenditoriale, ha già portato Maria a ripescare personaggi messi ai margini dalla Rai, come per esempio Mara Venier. Adesso Maria dà una seconda chance alla sovranista Cuccarini. Meno male che ci sei tu, Mary... Ma torniamo un momento di nuovo in Rai. Questa estate ha tenuto banco il caso Pierluigi Diaco: sebbene il suo stile di conduzione fosse opinabile, il pubblico apprezzava il suo talk show Io e te. Il programma veleggiava bene in ascolti, con oltre il 12% di share in una fascia, come quella delle ore 14 su Rai Uno, non facile. Quando l'agenzia Adnkronos ha spifferato le anticipazioni sui palinsesti invernali Rai, ci si aspettava il ritorno di Diaco. Invece nulla: su Rai Uno non c'è traccia né di lui né di Io e te. Eppure in quella stessa fascia oggi Rai Uno fa circa il 10% con Oggi è un altro giorno. Non stiamo insomma parlando di grandi differenze di ascolti, anzi. Io e te avrebbe poi il vantaggio di essere un programma già noto, con uno zoccolo duro di fan. Invece nulla.

SBARCO SUL DUE
A salvare in corner Diaco, dandogli una seconda possibilità, ci pensa Ludovico Di Meo: sempre secondo indiscrezioni, il direttore di Rai Due (in quota Fratelli D'Italia) affiderebbe a Diaco un programma in seconda serata, dal titolo Il bianco e il nero. Non è proprio la stessa cosa, ma è già qualcosa. A Di Meo va inoltre il merito di investire su Alessandro Giuli, senza farsi scoraggiare dai bassi ascolti di Seconda linea: Giuli tornerà a febbraio per condurre un programma di attualità, una sorta di spin off di Oltre la linea. La scelta ha senso: può capitare di non trovare la formula giusta per un programma ma non per questo bisogna rottamare un professionista. Quello che spiace è che tale ragionamento, in Rai, venga fatto solo "tra simili". Maria aiutaci tu, che è meglio.

 

 

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