Tagadà, Pier Luigi Bersani contro la Meloni: "Speranza come la Stasi? Insulti da bambini"
"Confidiamo nelle segnalazioni dei vicini", così Roberto Speranza aveva pensato di poter scongiurare il pericolo delle feste private, ora vietate dal nuovo Dpcm. Secondo Giorgia Meloni, il ministro della Salute - usando quelle parole - ci aveva fatto ripiombare "nella Germania Est, dove la Stasi poteva contare su una spia ogni 83 cittadini". Pier Luigi Bersani, tuttavia, non pensa sia questo il modo di fare opposizione: "Sono arrivati a dire che Speranza sia un agente dell'Ovra o della Stasi - ha detto l'ospite di Tiziana Panella a Tagadà - Queste frasi non descrivono Speranza, ma chi le dice, cioè gente che ha perso il polso della situazione e che non riesce ad aver un ruolo di opposizione che non sia fazioso, che non sia demagogico, che non sia abbandonarsi a critiche che non farebbe un bambino". Oltre al riferimento alla Stasi, poi, la leader di Fratelli d'Italia aveva anche detto: "Il governo vuole distruggere il tessuto sociale mettendo i cittadini italiani uno contro l'altro". Un concetto condiviso anche da altri e che evidentemente è arrivato all'orecchio del premier Giuseppe Conte. Tant'è che durante la presentazione del Dpcm, il presidente del Consiglio ha detto: "Non manderemo la polizia nelle case". Poi sui negazionisti in piazza a Roma, Bersani ha sentenziato: "Ai no mask bisogna dire che sono dei deficienti".
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