Coronavirus, un guarito a L'aria che tira: "Un calvario, mi manca il fiato e ho problemi di cuore. Non è come un'influenza"
La vita di un guarito Covid non è così semplice come si potrebbe pensare. Anzi. Lo ha spiegato Mimmo Arganese, 51 anni e operatore sanitario in un centro ospedaliero di riabilitazione, che lo scorso 20 marzo si è ammalato di coronavirus. "Da quel giorno è iniziato il mio calvario, non sono più la stessa persona, - ha spiegato a L'Aria che Tira - ho problemi polmonari, problemi cardiologici importanti. Dopo una passeggiata ho bisogno di riposare. Mi sento come una batteria di un telefono che funziona male, che si ricarica e dopo pochi minuti si scarica".
La malattia di Mimmo è durata 25 giorni, poi dopo due mesi è arrivato il doppio tampone negativo. Adesso però non può ancora tornare a lavoro, perché soffre da mesi le conseguenze del Covid: "Ho perso i capelli, mi si è abbassata la vista, ho spesso mal di testa. Ci metto sempre la faccia, perché non bisogna abbassare la guardia. Il Covid non è la classica influenza. Io la notte mi sveglio di soprassalto, tutto sudato, con una paura addosso incredibile".