Lorella Cuccarini in prima serata Rai, Alberto Matano di sasso: chi le mettono di fianco
L'estate, per la tv, significa sostanzialmente due cose: repliche e fantasmagoriche anticipazioni su quello che sarà, che potrebbe essere o che si spera che sia la prossima stagione. I rumors - termine inglese molto figo per dire indiscrezioni - non sono infatti mai così succulenti come a giugno e luglio. Per dire, ieri il sito Tvblog ha sganciato una vera e propria bomba: ai piani alti di Viale Mazzini starebbero pensando di rifare Fantastico. Sì, proprio quel Fantastico: il varietà di Rai Uno nato in seno ai mitici anni '80 e che proseguì per ben undici edizioni, in un susseguirsi di conduttori (Pippo Baudo, Celentano, Raffaella Carrà etc...) fino al 1993. Dopodiché il calo di ascolti fu tale che si preferì cambiare format puntando su Scommettiamo che...?
SU IL SIPARIO
Il sipario però non sarebbe del tutto calato. Secondo i ben informati di TvBlog, che difficilmente sbagliano, si starebbe valutando una 12ª edizione del celebre format: una versione riveduta e corretta del celebre varietà, ossia aggiornata al 2020 e, di conseguenza, alle misure anti-epidemiche. Il progetto sarebbe ancora embrionale, ma solo fino a un certo punto visto che lo show potrebbe tornare in tv già con i primi freddi. Non solo. Stando a quanto riportato, il direttore di Rai Uno Stefano Coletta ne avrebbe già parlato con Lorella Cuccarini: il nuovo Fantastico sarebbe uno dei progetti pensati per consolarla dopo la mancata conferma a La vita in diretta.
Come è noto, Lorella non ha preso benissimo (eufemismo) il defenestramento: gli ascolti erano dalla sua parte, così come mezzo mondo social che si era mobilitato al grido #iostoconlorella. A Viale Mazzini però conta anche la casacca politica e purtroppo, a volte, questa pesa più dei meriti. Da qui, probabilmente, il mancato rinnovo a La vita in diretta che da settembre sarà presentata, in solitaria, di Alberto Matano. Ma dicevamo: Fantastico. Per certi versi potrebbe essere una buona moneta di scambio. La Cuccarini lo condurrebbe infatti insieme a Pippo Baudo: un amico fidato oltre che il suo personale scopritore. Fu proprio lui, nel 1985, a portarla a Fantastico lanciandola come ballerina. Il rischio di litigate, vessazioni maschilistiche e annesse lettere di denuncia sarebbe dunque minimo. Il format inoltre è di grande richiamo, a maggior ragione agli occhi del pubblico over50 della Rai. E se il varietà era in grado di far discutere all'epoca (tra i casi più celebri, il monologo di Grillo sul viaggio in Cina di Craxi o lo scontro tra Baudo e il presidente Enrico Manca), figuriamoci cosa potrebbe accadere oggi dove un giorno sì, e l'altro pure, si mettono all'indice insospettabili razzisti, omofobi o misogini, compresi quelli passati a miglior vita.
INDIETRO DI 40 ANNI
Potrebbe insomma funzionare. Vero è, però, che si tornerebbe indietro di quasi 40 anni: una vita, anzi una televisione, fa. Possibile che non si riesca a pensare a qualcosa di nuovo? Con due cavalli di razza come Cuccarini e Baudo si potrebbe anche osare, sperimentare, alzare l'asticella. Cavalcare l'effetto amarcord vuol dire invece andare sempre, troppo, sul sicuro. Il caso Renzo Arbore docet: è un mostro della tv, fa sempre buoni ascolti, ma i suoi ultimi programmi tradivano una formula simile e molto vintage. Eppure Renzo Arbore ama osare così come Pippo Baudo e, a maggior ragione, l'ancora giovane Cuccarini. Lasciamo che osino...