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Alberto Zangrillo contro i catastrofisti del coronavirus: "Niente scuola né aereo? Allora siamo un popolo di imbecilli"

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Alberto Zangrillo, primario e direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, ospite a L'Aria che tira su La7 ha fatto il punto della situazione sul coronavirus: "Non lo so se ci sarà una seconda ondata, se dovesse arrivare abbiamo detto chiaramente che, dal momento che tutti i grandi ospedali hanno lavorato nel mondo, ora sappiamo come affrontarlo".  Il professore ce l'ha anche con chi getta pessimismo sull'esito di questa epidemia e prova a dare dei consigli: fu lui infatti a dire qualche giorno fa che "il coronavirus è clinicamente morto", suscitando un vespaio di polemiche.

 

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 "Gli italiani sopra i 60 anni dovranno vaccinarsi contro l'influenza, però dire adesso che forse non faremo tornare i bambini a scuola e non dobbiamo prendere gli aerei, equivale a dire che siamo morti e un popoli di imbecilli", tuona il medico di Silvio Berlusconi. Zangrillo fa poi riferimento allo studio del professore Massimo Clementi, direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia del San Raffaele e professore alla Vita-Salute, che certifica che "il virus clinicamente non esiste più". Intanto sempre lo stesso Zangrillo avanza dubbi sulla capacità degli asintomatici di trasmettere l'infezione.

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