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Dopo la morte di Gigi Proietti, quel certo senso di povertà

Maurizio Costanzo
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Pensavo, in un gioco di fantasia, a un incontro tra Proietti, Gassman e Sordi. Probabilmente, Sordi e Gassman lo sapevano e stavano ad aspettarlo. Forse si è unito a loro anche Ugo Tognazzi e il cinema e il teatro, di ieri e dell’altro ieri, finalmente, si è ricomposto in un Altrove importante. Rimangono gli aneddoti: Proietti fu facilitato, ad un certo momento della carriera, dal sostituire Domenico Modugno. Se ben ricordo era una commedia musicale di Garinei e Giovannini. Non c’è più Proietti, né Modugno, né Garinei e Giovannini. Non so voi, ma io avverto un certo senso di povertà.

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