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Rihanna vuole imitare Whitney Houston in tutto

La popstar delle Barbados Rihanna

La popstar delle Barbados vuole rivestire i panni della cantante morta in un film, ma non solo: sogna di emularla anche nei vizi

Leonardo Filomeno
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Miti e relative ossessioni? Mica si sfugge. Nel bene o nel male sì che possono condizionare un'intera esistenza. Accade a noi comuni mortali, spesso innamorati e persi nel sogno di diventare come Axl Rose o Madonna, e figuriamoci se il discorso non vale per le grandi star. Prendete Rihanna: a detta del padre, Ronald Fenty, un signore 58enne che ha speso 40 anni della sua vita a combattere la dipendenza dalle droghe, la ragazza ha un'ossessione. E si chiama Whitney Houston. Roba recente? Macché. La cosa va avanti da quand'era piccola. Ora, però, sembra che la situazione stia precipitando, dato che per portare avanti questo folle progetto di emulazione, vestire i panni della Houston (figlia permettendo) solo al cinema potrebbe non bastare più. Da qui il timore che la sua Ri-Ri faccia la stessa fine. Ora. Che quest'artista non sia una volpe, come tante sue colleghe, una su tutte Lady Gaga, ormai è assodato. La Germanotta di fissazioni strambe ne ha a iosa, intendiamoci, e il più delle volte sono pure grottesche, ma di certo non lesive. Sì, perché un conto è recitarlo sul palco o sul grande schermo un personaggio sopra le righe, ma autodistruggersi per diventarlo, francamente, non pare un grande affare. E poi diciamocelo: artisticamente Rihanna e Whitney non c'entrano una mazza. Ne deve mangiare di pane duro la prima per arrivare a quei livelli. Perché sarà pure una macchina in grado di sfornare hit da classifica a getto continuo o una gran collezionatrice di follower che spuntano qua e là come funghi sul web, ma quell'eleganza, quella leggerezza che serve al pop e che però non si traduce mai in pacchiano, non si conquistano mica da un giorno all'altro. E allora: che bisogno c'è di imitare un mito solo in negativo? Nessuno. Ma a quanto pare lo sfogo a mezzo stampa del papà, forse inevitabile dopo quella foto scattata al Coachella Festival in cui la cantante delle Barbados è alle prese con una polverina bianca posizionata sulla testa di un uomo (cocaina? no, marijuana si dice), è servito a poco, visto che la trasgressiva cantante, da un po' anche stalker di Ashton Kutcher, ha poi twittato lapidaria ai suoi fan: "Sono pazza, non fingerò di essere nient’altro". Per farla breve: Rihanna come Whitney? No, dai, speriamo che alla fine lei si salvi almeno in calcio d'angolo. Magari come Britney... 

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