La bella moglie di George Clooney nel mirino di Donald Trump. Amal Alamuddin Clooney, attivista per i diritti umani e avvocato, potrebbe vedersi negato l'ingresso negli Stati Uniti. Ma non solo, perché rischia il congelamento delle proprietà e dei conti bancari. Il motivo? Il suo coinvolgimento nell'indagine della corte penale internazionale che ha spiccato il mondato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu con l'accusa di crimini di guerra nella Striscia di Gaza.
Stando al Financial Times il ministero degli Esteri britannico ha informato vari avvocati inglesi del rischio di sanzioni da parte dell'amministrazione Trump. Tra loro vi sarebbe appunto anche Amal, cittadina libanese e britannica. Nel febbraio scorso, poche settimane dopo l'inaugurazione del suo secondo mandato, il presidente degli Stati Uniti ha infatti firmato un ordine esecutivo che ha imposto sanzioni contro il procuratore Khan per il procedimento nei confronti Netanyahu, avvertendo che avrebbe potuto emettere ulteriori misure verso "i responsabili" dell’inchiesta sul premier israeliano, giudicata inaccettabile dalla Casa Bianca. E Amal sarebbe una tra queste.
Anche se la scadenza indicata per raccomandazioni relative a queste successive misure era il 7 aprile e da allora non ci sono stati annunci in materia da parte dell’amministrazione americana, il Foreign Office britannico fa sapere che in questi giorni gli avvocati inglesi che hanno collaborato all’indagine rischiano di essere oggetto delle sanzioni minacciate.