L’Intelligenza artificiale è quella cosa che riporta in vita i Beatles con un brano che vince i Grammy ma se le chiedi informazioni su Papa Francesco non sa che è da poco deceduto (prova di qualche ora fa). È quella cosa contro cui gli sceneggiatori di Hollywood protestano, scioperano, scendono in piazza e poi, dopo mesi, diventa candidabile all’Oscar se utilizzata in una film. Insomma, poche idee ma confuse. Si naviga a vista. Qualcuno la ama e altri la detestano. L’ultima notizia sull’AI che fa sorridere ma anche sbuffare è questa: l’Intelligenza Artificiale fa cantare di nuovo Little Tony con un brano, Sogna Finché Puoi, inedito e inciso nel 1997 ma mai pubblicato prima d’ora. Originariamente, ilpezzo era stato pensato per essere presentato a Sanremo, ma l’artista di Cuore matto - morto il 27 maggio 2013 - non si sentiva completamente convinto, così il progetto è rimasto nel cassetto. Fino a oggi. Per forza: c’è l’AI che tutto può. E c’è Angelo Petruccetti, che ha rielaborato musicalmente il brano, portandolo a nuova vita e decidendo di renderlo pubblico come un omaggio ai fan e alla memoria dell’artista. Cristiana, figlia di Little Tony, che non conosceva questa canzone, ne è rimasta molto sorpresa, ascoltandola. Per forza: sentire di nuovo la voce del padre è toccante, come per il pubblico ascoltare di nuovo un timbro tanto amato e tanto leggendario.
Le immagini di Little Tony sono state realizzate grazie alla collaborazione con l’AI, che ha permesso di ricreare la voce originale dell’artista, rendendo possibile ascoltare il brano come se fosse stato inciso oggi. Il video, realizzato da Stefano Cesaroni con la collaborazione dell’Accademia di Cinema di Frosinone, è un regalo per gli ammiratori di Little Tony, una sorta di un testamento artistico per le generazioni future. Gli autori del brano sono Gianni Belfiore e Roberto Fia, mentre la produzione musicale è di Angelo Petruccetti (Caramella Blues Edizioni musicali Roma) che ha anche ricoperto il ruolo di direttore artistico insieme a Cristiana Ciacci. Ormai l’Intelligenza Artificiale è sdoganata anche per le opere artistiche, i timidi tentativi di resistenza sembrano vani. Il nuovo regolamento degli Oscar consente di partecipare (e vincere) anche a pellicole realizzate in modo “artificioso”. La grande svolta c’è stata con la vittoria dei Beatles ai Grammy: loro non esistono più, si sa, ma hanno conquistato il premio per la “Best Rock Performance ai Grammy Awards 2025” con Now and Then, un brano completato nel 2023 grazie all’uso dell’intelligenza artificiale.
È la prima volta che accade. Now and Then ha una gestazione lunga e articolata. Il brano ha origine da una demo registrata da John Lennon alla fine degli anni ’70, che Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison tentarono di completare negli anni ’90 per il progetto The Beatles Anthology. Tuttavia, le limitazioni tecniche dell’epoca impedirono di separare la voce di Lennon dal resto della registrazione, bloccando la pubblicazione della traccia. La tecnologia ha permesso di recuperare il progetto solo nel 2021, grazie alla collaborazione con Peter Jackson e il suo team audio. Utilizzando una tecnica di apprendimento automatico, è stato possibile isolare la voce di Lennon e rimuovere il rumore di fondo dalla registrazione originale. Questo ha reso possibile il completamento della canzone con nuovi contributi di McCartney e Starr. Chissà quali altre diavolerie ci attendono.