Leonardo Manera, follia sinistra: "Perché mi accostavano al fascismo"

martedì 8 aprile 2025
Leonardo Manera, follia sinistra: "Perché mi accostavano al fascismo"
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La paranoia della sinistra su fascismo, Mussolini e annessi si vede soprattutto dalle piccole cose. Leonardo Antonio Bonetti, in arte Leonardo Manera, in passato è stato spesso accostato al regime perché ha deciso di vivere a Salò. La stessa città dove il duce collocò la Repubblica Sociale instaurata dopo la caduta del regime fascista avvenuta il 25 luglio del 1943. 

Il Corriere gli chiede se lo hanno mai accostato al fascismo. E la sua risposta è stata definitiva. "Sì, spesso: tanti associano Salò al Fascismo. In realtà la Repubblica Sociale di Salò ospitava giusto un’agenzia postale, dalla quale partivano i dispacci del Duce, e, se non erro, uno dei Ministeri. Mussolini e il governo stavano più in su, a Gargnano. A Salò si vive bene: da una parte del golfo c’è il centro storico, dall’altra, ben visibile, c’è il cimitero - ha spiegato nell'intervista -. Fin dalla nascita sai che prima o poi finirai là e questo ti regala realismo".

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Il comico poi ha raccontato anche qualche aneddoto su Zelig. "Nelle prime edizioni di Zelig entravo in scena ostentando amarezza e Claudio Bisio mi sfotteva dicendo: 'Ecco a voi Leonardo energia pura Manera'". E ha svelato che Vasco il ventriloquo è il personaggio a cui è più affezionato. Il motivo? Ha "problemi personali e riceveva sempre qualcosa negli occhi quando lavorava".

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