Richard Chamberlain, addio al mitico padre Ralph di "Uccelli di Rovo": aveva 90 anni

di Caterina Maniacilunedì 31 marzo 2025
Richard Chamberlain, addio al mitico padre Ralph di "Uccelli di Rovo": aveva 90 anni
4' di lettura

Ce l’aveva scritto nei cromosomi, forse, il gene dell’eroe sbanca audience in televisione, George Richard Chamberlain, morto a 90 anni sabato scorso a Waimanalo, isole Hawaii, a causa delle complicazioni seguite a un ictus. In effetti non solo sbanca -audience, ma incarnazione di modelli imperituri, (...) diventati persino dei modi di dire, delle forme mentis. Si pensi al “suo” dottor Kildare, il medico protagosnita della serie televisiva degli anni Sessanta. E ancor di più, perlomeno per noi in Italia, al Padre Ralph di “Uccelli di rovo”.

È il destino di coloro che interpretano un ruolo poi passato alla storia: una lunghissima carriera, quella di Chamberlain, mala popolarità planetaria l’ha conquistata grazie a quel sacerdote “sex symbol” Padre Ralph, per l’appunto -, scandalosamente innamorato di una giovane parrocchiana nella serie “The Thorn Birds” (“Uccelli di rovo”), tratta dal romanzo omonimo di Colleen McCullough, in cui reph... Beh, per uno così - ammettevano ai tempi mamme e anche nonne - ci si può dimenticare del catechismo, almeno perla durata della puntata. Poi è arrivato don Matteo, con Terence Hill, e successivamente con Raoul Bova: il format del sacerdote aitante è stato del tutto sdoganato.

Eddie Jordan, Formula 1 in lutto: morto l'uomo che ha lanciato Schumacher

Se ne è andato uno dei dei capostipiti della Formula 1 che fu. Il Circus piange Eddie Jordan, spentosi a 76 anni ...

Forse per l’attore sarà a lungo andare diventato pesante essere identificato subitaneamente solo con il peccaminoso Padre Ralph o col buonista ante litteram dottor Kildare. In fin dei conti, si è trattato del prezzo da pagare per una fama planetaria, insieme al fatto che veniva un po’ snobbato anche per il suo aspetto elegante e aristocratico, almeno finché non ha dimostrato il suo valore sul palco teatrale in una produzione molto apprezzata di Amleto e in altre interpretazioni shakespeariane. Tuttavia, si può dire che non sia mai riuscito a sfondare davvero nel mondo del cinema.

Ma il suo successo, come detto, è legato al piccolo schermo. La MGM lo mise sotto contratto molto giovane, nei primi anni Sessanta, assegnandogli come detto il ruolo del dottor Kildare, basato sulla popolare serie di film che aveva avuto come protagonista Lew Ayres. Il grande salto avviene però quando dà vita al personaggio dell’ambizioso prete australiano nell’adattamento televisivo del poderoso romanzo della McCullough, che racconta la storia d’amore proibito e generatore di tragedie tra la giovane Meggie Cleary e il reverendo de Bricassart. Rapidamente la serie, e i personaggi, diventano veri cult, al limite dell’ossessione.

D’allora in poi, l’attore ha continuato a dedicarsi soprattutto alla carriera televisiva, apparendo in serie di successo negli States (meno da noi in Italia) come “Will & Grace” e “Nip/Tuck”. Nel 2003 affidò alla sua biografia, “Shattered love” (“Amore infranto”), il compito di dichiarare la sua omosessualità: «Sono riuscito a dire la verità - aveva raccontato nel 2007 - solo a 68 anni, quando ormai sullo schermo non potevo più essere un eroe romantico (...) Nel momento stesso in cui ho scritto su quelle pagine la parola “omosessuale”, mi è sembrato che un angelo mi posasse un’ala sulla testa, liberandomi da ogni paura. Finalmente mi sentivo leggero».

All’ombra del clamoroso successo di “Uccelli di rovo”, che su Canale 5 arrivò a incollare davanti allo schermo ben 13 milioni di persone, c’è però un’altra interessante vicenda, d forse altrettanto appassionante. La “guerra delle tv”, con protagonista assoluto Silvio Berlusconi. Il quale, grazie al suo proverbiale fiuto e conoscendo la fortuna avuta dalla mini-serie negli States, intuì quale potenziale avrebbe potuto avere anche da noi, al netto delle eventuali polemiche e critiche. Dunque, la acquistò e la mandò in onda in sei puntate, dal 6 al 21 novembre 1983, in prima serata per l’appunto su Canale 5, ottenendo ascolti fino ad allora inimmaginabili per una rete privata. Sulla ribalta delle televisioni private, che cominciava a essere affollata, c’era anche Retequattro, allora di proprietà della Mondadori e del Gruppo Espresso.

La rivalità tra le due emittenti era più che accesa, del resto il Cavaliere aveva già messo gli occhi sulla rivale. La quale scese in lizza con un’altra super-serie, “Venti di guerra”, kolossal hollywoodiano con il grande Robert Mitchum come protagonista e una sfilza di altre star. “Venti di guerra” andò in onda perla prima volta in Italia il 4 novembre 1983 in prima serata, furono spesi oltre 20 miliardi di lire per una campagna pubblicitaria senza precedenti, proprio per fare concorrenza diretta a Canale 5 che negli stessi giorni trasmetteva appunto “Uccelli di rovo”. Il resto è storia: Retequattro perse il “braccio di ferro” con Canale 5, cadendo in una crisi economica che sfociò nell’acquisto dell’emittente da parte della Fininvest. Dietro al sacerdote peccatore più famoso del pianeta c’è dunque il Cavaliere e la sua irresistibile ascesa nel mondo dell’etere (e non solo).

Addio a Giacomo Caliendo, già senatore di Forza Italia: aveva 83 anni

È scomparso oggi a Milano, Giacomo Caliendo, già parlamentare e sottosegretario alla Giustizia, era malato...