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Casa a Prima Vista, il dramma di Ruffini da Torre: "Cosa è successo da quando mio padre non c'è più"

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A Casa Perfetta, il podcast condotto da Gianluca Torre, è stato ospite Paolo Ruffini. L'attore, regista e comico ha partecipato a una lunga conversazione con la star di Casa a Prima Vista. L'argomento? Neanche a dirlo: cosa significa la parola "casa". E ciò che è venuto fuori da questa chiacchierata è uno spaccato dei rapporti familiari tipicamente italiano. Uno scambio di battute che a prima impressione può sembrare ridondante e forse trascurabile. Ma che, alla luce delle esperienze e delle primavere che passano, assume un significato completamente diverso. Quello - appunto - di casa.

"Quando per esempio è morto il mio babbo, la casa era cambiata - ha spiegato Ruffini a Torre -. La casa non è le mura e il pavimento. La casa sono le persone che abitano in quella casa. Quando in una casa va via un genitore, la casa non c'è più. Ed è una sensazione di un certo tipo. Perché a un certo punto ti rendi conto che ti manca quella persona talmente tanto perché non riconosci più casa tua. E ti senti ospite. E allora la casa non è le mura, sono tuo padre e tua madre. E l'idea che tu chiami a casa... se tu mi dici ora: 'che cos'è per te Paolo la felicità?', per me la felicità è quel momento che io sottovalutavo. Quando verso le otto e un quarto telefonavo a casa".

 

 

E ancora: "E se tu prendi il mio telefono e digiti quel numero c'è scritto 'Casina' e mi rispondeva il mio babbo e mi diceva: 'com'è? Bene papà. Hai mangiato? Sì. Ti passo la mamma'. Questa conversazione inutile, sciocca, trascurabile è casa".

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