
Gabry Ponte, "cambiare il testo di Tutta l'Italia per gli Eurovision?": la decisione clamorosa

Gabry Ponte è il rappresentante che San Marino invierà alla prossima edizione degli Eurovision, che si svolgeranno a Basilea in Svizzera. L’Italia, com'è noto, manderà Lucio Corsi, anche se non è risultato il vincitore del festival di Sanremo. "Da loro esiste un contest chiamato Una Voce per San Marino, in cui alcuni artisti si candidano e, parallelamente, ne vengono invitati altri per la serata finale e così mi hanno chiamato - ha spiegato -. Penso sia nato tutto dall'incredibile ondata d'affetto che ho ricevuto sui social a indirizzarli, e ho pensato 'effettivamente è una scelta giusta per l’Eurovision... Alla fine, l’invito è sembrato quasi un allineamento naturale degli eventi".
In un'intervista rilasciata a Leggo, Gabry Ponte ha poi risposto a una domanda molto particolare. In pratica gli è stato chiesto se ha intenzione di cambiare il testo di Tutta l'Italia per gli Eurovision. "Ci avevamo pensato, magari inserendo una citazione all’Europa, ma non avremmo comunque stravolto il testo - ha ammesso -. Ci piaceva che continuasse a raccontare l'Italia. Ormai però non c’è più margine per cambiare nulla. San Marino è stato l’ultimo Paese a presentare il candidato e la deadline di consegna era strettissima. Abbiamo dovuto inviare tutto in due giorni".
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Il dj ha poi raccontato come è nata l'idea di portare il brano a Sanremo. "Il brano è poi arrivato a Carlo Conti tramite un giro particolare - ha sottolineato -. Gli è piaciuto e ci siamo confrontati sulla possibilità di includerlo nella gara di Sanremo, anche se inizialmente non era questa l’idea. Il problema principale era che io non canto, quindi per partecipare avrei avuto bisogno di un big al mio fianco, ma non siamo riusciti a trovare una soluzione che convincesse tutti. 'Appiccicare' la voce a un pezzo non è così semplice, alla fine, non me la sono sentita di snaturare la canzone solo per partecipare a una gara che, in fondo, non è il mio mondo. Così, Carlo mi ha chiamato per propormi l'idea del jingle di Sanremo. Inizialmente non capivo, ma ho accettato con piacere, perché era comunque un’opportunità per presentare il disco. Lui - ha concluso - ha supportato il brano fin dal primo giorno, e tutto è andato persino meglio di quanto sperassi".
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