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Luca Marinelli ora diventa un videogioco: l'incredibile trasformazione

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Gabriele Galluccio
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C’era una volta Hollywood, una meta ambita ed esclusiva che era sinonimo di prestigio e ricchezza. A Hollywood ormai è rimasto solo il fascino, perché i soldi si sono spostati altrove. Oggi il baricentro dell’industria dell’intrattenimento è il settore del gaming, che ha un valore di mercato di quasi 200 miliardi di dollari, mentre cinema e musica insieme si fermano a circa 60 miliardi. Il primato del gaming è ormai indiscutibile, ma è ancora mal digerito da una parte di mondo che è rimasta ancorata a vecchi preconcetti e che non prende sul serio i videogiochi come forma d’arte. Eppure sempre più film e serie tv sono ispirate ai videogiochi, così come è in forte crescita il fenomeno degli attori che prestano volto e voce ai personaggi dei titoli più importanti.

L’ultimo caso eclatante è quello di Luca Marinelli, annunciato tra i protagonisti di Death Stranding 2, capolavoro di Hideo Kojima in uscita il prossimo giugno. L’attore italiano raccoglierà la pesante eredità di Mads Mikkelsen, magistrale interprete di Cliff nel primo titolo del videogioco creato dal maestro giapponese (la cui opera prima, Metal Gear Solid, rappresenta una pietra miliare nel settore videoludico).

 

 

CONNESSIONI
Dopo la sorprendente comparsa di Marinelli nel trailer di Death Stranding 2, Kojima ha spiegato come e perché ha scelto l’attore italiano per un ruolo cruciale: «Mi sono innamorato della sua straordinaria interpretazione nel film autobiografico di Jack London, Martin Eden, uscito in Giappone nel 2020. Era un film fantastico e mi fu chiesto di aiutare a promuoverlo. Allora fui contattato da un rappresentante del distributore giapponese. Mi disse che Luca aveva letto i miei commenti e voleva mettersi direttamente in contatto con me. Poco dopo ricevetti un’email da Luca: “Sono cresciuto con Metal Gear. Sono un tuo grande fan. Sono molto onorato che tu abbia visto il film in cui ho recitato”». Kojima se n’è ricordato quando ha avuto bisogno di un attore per Death Stranding 2: è così che Marinelli ha avuto la parte ed è riuscito a trovarne una anche per la moglie, Alissa, scelta per interpretare Lucy.
Quello dell’attore italiano è stato uno dei cast più sorprendenti degli ultimi anni, almeno nel settore videoludico. Non c’erano stati indizi sulla sua presenza all’interno di un gioco che è unico nel suo genere: può essere definito un bizzarro simulatore di corriere espresso in uno scenario post-apocalittico. La forza del primo titolo è stata la scrittura, con Kojima che ha affrontato il delicato tema dell’isolamento sociale e ha praticamente anticipato la pandemia di Covid. Il gioco uscito nel 2019 era incentrato sull’importanza della connessione tra gli esseri umani, o almeno tra quei pochi sopravvissuti negli Stati Uniti d’America dopo un evento cataclismatico in cui creature pericolose avevano iniziato a vagare per la Terra e la società contemporanea aveva cessato di esistere.

 


Un gioco strano, stranissimo e che comunque ha venduto quasi 20 milioni di copie in tutto il mondo. L’attesa per il sequel è enorme, con Marinelli che si è quindi garantito un “boost” di visibilità non indifferente. Tra l’altro soltanto qualche mese fa è uscito un videogioco con un’attrice italiana nel cast principale: si tratta di Indiana Jones e l’antico cerchio, con Alessandra Mastronardi che ha interpretato Gina Lombardi. L’attrice napoletana, famosa per aver recitato ne I Cesaroni e in diverse serie internazionali (Master of None, One Trillion Dollars) ha lavorato al fianco di Troy Baker. Lo statunitense è l’esempio di quanto può essere remunerativo questo settore: ha guadagnato circa 6 milioni di dollari prestando la voce (e a volte il volto) ad alcuni dei personaggi videoludici più famosi.

 

 

 

 

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