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Eleonora Giorgi, il retroscena clamoroso: chi ha deciso tutto per il suo funerale

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"Al mio funerale suonate i Pink Floyd e i Procol Harum". Eleonora Giorgi, prima di morire, aveva pensato a tutto. L'attrice, passata a miglior vita lo scorso 3 marzo, aveva organizzato il suo funerale nei minimi dettagli. A partire dalla data, fissata per oggi, mercoledì 5 marzo, alle ore 16 nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma. A celebrare le esequie sarà monsignor Antonio Staglianò, vescovo emerito di Noto e dal novembre sorso rettore della basilica romana di Santa Maria in Montesanto, nota anche come Chiesa degli Artisti.

Discorso diverso per la camera ardente, che invece è stata prevista in forma privata. A renderlo noto è stata la famiglia dell'attrice, in particolare Andrea Rizzoli: "Ringraziamo ancora tutti per le dimostrazioni di affetto, questo è un momento che rimane nostro e quindi se volete ci vediamo mercoledì. Ha portato avanti questo percorso col sorriso, spingendo gli altri a fare lo stesso".

 

 

Era stata la stessa Eleonora Giorgi a spiegare in un'intervista rilasciata a Vanity Fair di aver dato disposizioni a una sua amica chiedendole di organizzare il suo funerale: "Ho un'amica molto spiritosa, che ridere! Ultimamente le ho telefonato e le ho detto: senti, il funerale lo organizzi tu. E le ho specificato: devi fare un servizio eccellente". Poi l'ultimo desiderio: far risuonare nell'aria due delle sue canzoni preferite: A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum e Wish You Were Here dei Pink Floyd.

 

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