
Eleonora Giorgi, l'attrice che ha sorriso alla malattia

Eleonora Giorgi è volata nel vento. A quattordici mesi dall’annuncio di quella che per lei non è stata l’ultima battaglia, ma il regalo quotidiano di un po’ di vita in più da vivere ogni giorno. «L’amore è una medicina! Avanti tutta!» ci rispondeva con un messaggio nel quale era quasi lei a incoraggiarci, proprio nel giorno in cui la notizia del suo male si era diffusa. Eleonora era così.
Autrice di se stessa. Messaggera, un vero e proprio angelo dagli occhi chiari, di una rivoluzione gentile ma determinata, capace di capovolgere le prospettive. In primis sul ruolo dell’attrice. Alla vigilia dei 70 anni e della tremenda diagnosi, parlando con Libero, confessava: «Spero che mi arrivi un ruolo adatto alla mia età in una grande commedia all’italiana di un maestro del cinema. Ho anche scritto un film sulla storia d’amore tra una 60enne e un 25enne nata durante il lockdown». E poi l’altro suo ruolo, quello della protagonista dei rotocalchi televisivi, fino a quell’ultimo Grande Fratello Vip, nel 2018, che non le era piaciuto così tanto, e però ci aveva raccontato che tutto sommato lo salvava comunque per «la possibilità di dormire a Cinecittà, un vero sogno poter risiedere nella cartapesta dei miei vecchi studios».
"Chi non la voleva vicino". Eleonora Giorgi, la rivelazione di Serena Grandi è un pugno allo stomaco
Già. Perché la Giorgi del cinema è stata una vera signora. Protagonista sin da giovanissima con la bellezza esuberante di un’adolescente cresciuta negli anni della rivolta generazionale. Antidiva per indole e natura eppure, tra le colleghe coetanee, in una competizione non dichiarata ma viva tra il pubblico. Chi era la più bella? Eleonora o Ornella Muti?
Di origini ungheresi e britanniche, per parte di madre, Eleonora era nata a Roma il 21 ottobre 1953. Attrice, regista, conduttrice tv, persino cantante. Cristiano Malgioglio aveva scritto per lei negli anni ’80 il 45 giri dal titolo Quale appuntamento, e commemorandola ne ha voluto ricordare una interpretazione in particolare nel film Oltre la porta del 1982, diretta da Liliana Cavani con Marcello Mastroianni. «Le ripetevo che in quel film era stata da Oscar» ha raccontato Malgioglio.
"Come ha vissuto gli ultimi tempi". Paolo Del Debbio ricorda Eleonora Giorgi: un racconto commovente | Video
Del resto la carriera di Eleonora Giorgi ha avuto radici antiche e molteplici sfumature. Dopo essere apparsa nel film di Federico Fellini Roma, del 1972, la ritroviamo un anno più tardi in Storia di una monaca di clausura insieme a Catherine Spaak. Nel 1974 è accanto a Gabriele Ferzetti e Ornella Muti in Appassionata. Protagonista della commedia sexy all'italiana, arriverà sulla copertina dell’edizione italiana di Playboy. La fine degli anni ‘70 la vedranno protagonista di diversi film drammatici ai quali, però, con l’avvento del 1980, tornerà a preferire la commedia. Dapprima con Mia moglie è una strega accanto a Renato Pozzetto e, due anni più tardi, nel film che segnerà il maggiore successo per lei, Borotalco di Carlo Verdone, grazie al quale ottenne il David di Donatello come miglior attrice protagonista.
La vita privata ha inciso non poco nella carriera dell’attrice che, nel 1979, all’apice del successo, sposò l’editore Angelo Rizzoli, dal quale ebbe il figlio primogenito Andrea, nato nel 1980. Le vicende giudiziarie del marito la porteranno ad allontanarsi dalle scene per parecchio. Dopo la separazione da Rizzoli, la Giorgi si legò sentimentalmente all'attore Massimo Ciavarro, conosciuto sul set di “Sapore di mare 2” e sposato nel 1993, con il quale nel 1991 ebbe il secondo figlio, Paolo, padre dell’unico nipote della donna, Gabriele, nato dall’unione con Clizia Incorvaia. Il piccolo proprio nei giorni scorsi ha compiuto tre anni senza la presenza della nonna già ricoverata in clinica. «Da oggi Gabri ha un angelo in più. Ciao Mami», ha scritto sui social il figlio minore di Eleonora, mostratosi in lacrime di fronte alle telecamere.
Come pure non ha nascosto la commozione profonda fino al pianto Carlo Verdone. «L’ho sentita l’ultima volta nove giorni fa, ci siamo scambiati messaggi pieni di amore, affetto, pieni di cuore. Essere rimasto solo mi fa stare male, avrei avuto ancora bisogno di lei» ha spiegato il regista che in mattinata aveva dedicato un accorato post social alla collega e amica. Ricordi commossi dalle attrici della sua stessa generazione. Da Ornella Muti, che era corsa a salutarla alla presentazione del libro Non ci sono buone notizie il mese scorso, a Corinne Clery, da Alba Parietti a Patty Pravo. «È una brutta giornata. Io speravo ancora nel miracolo», ha detto Andrea Roncato. Omaggio speciale anche quello dello scrittore Andrea De Carlo, compagno di Eleonora dal 1996 al 2007. «In questo giorno triste mi resta il ricordo di momenti intensi, e della tua intelligenza ironica e non convenzionale che non tutti conoscevano».
Dai blog

Soldato Jane, Demi Moore rasata e al top
