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Eleonora Giorgi, la telefonata nel cuore della notte in radio poco prima di morire: parole strazianti

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Eleonora Giorgi si è spenta a 71 anni dopo una lunga battaglia contro il tumore al pancreas che l'ha colpita in questi ultimi mesi. E in queste ore sta circolando in rete una sua telefonata notturna in radio di circa un mese fa che di fatto è diventata una sorta di testamento morale dell'attrice.

Ecco che cosa aveva detto: "Mi fate tanta compagnia, poi vi immaginerete in questo frangente della mia vita - ha detto l'attrice - Già ero notturna, adesso si sconfina in cose inimmaginabili, ho cenato mezzora fa. Tengo duro, sono piena d'amore, capisco quante cavolate facciamo durante tutta la nostra vita sprecando il nostro tempo, dietro gelosie, ansie inutili, frustrazioni. Sapete, la malattia è avanzata, aspetto un miracolo, tutto ciò mi mette in una condizione eccezionale, ognuno di noi ha una data di scadenza, solo che nessuno lo sa. Il mio cuore e la mia anima si sono allargate. Non mi sono mai arrabbiata da quando ho scoperto la malattia, ogni tanto piango, ma non mi sono mai arrabbiata. Sono fatalista, credo in un ordine superiore delle cose, e sono confortata di potermici abbandonare", aveva detto al telefono intervenendo a"I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta su Rai Radio2 dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle tre.

 

 

 

Infine prima di congedarsi ha usato queste poche e semplici parole: "Sono stata inondata di messaggi di affetto e gratitudine sui social. Tanti hanno apprezzato tantissimo la mia esposizione. Questa malattia devastante può indurti in una sorta di mortificazione. Io invece ho detto no. Il mio è un tumore del cavolo, che è arrivato troppo presto. Sta dilagando tutta una nuova farmacologia rispetto al tumore del pancreas, ancora non del tutto accessibile. Ci sono frontiere importanti, questo è un tumore devastante, si è disseminato ovunque, però parlarne ha aiutato tanta gente. Cose come quella che è successa a me ti fanno capire quanto vale il tempo quando stai bene. Rimpiango le mie camminate al parco. Le adoravo. Camminare ora è difficile, dopo dieci passi mi ci vuole la seggiolina a rotelle". 

 

 

 

 

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