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Gene Hackman, uno choc: ecco perché prende piede l'ipotesi del suicidio di coppia

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La morte di Gene Hackman e di sua moglie, Betsy Arakawa, continua ad essere un mistero. Stando ai dati forniti dal pacemaker impiantato nell’attore, il suo cuore potrebbe aver smesso di battere il 17 febbraio, data in cui il dispositivo ha smesso di funzionare. Questo potrebbe essere un indizio significativo per determinare almeno il giorno esatto della loro morte, anche se le cause restano ancora ignote.

Un elemento cruciale nelle indagini riguarda i farmaci che sono stati ritrovati nel bagno accanto al corpo della Arakawa: un medicinale per la tiroide, un antidolorifico (Tylenol) e un farmaco per il trattamento dell’ipertensione, dell’angina pectoris e di alcune aritmie cardiache (Diltiazem). A un primo esame, si tratta di medicinali comunemente utilizzati per la gestione quotidiana di disturbi frequenti nella terza età. 

 

E per comprendere se quei farmaci possano avere avuto un ruolo nella tragedia sarà necessario attendere gli esiti dell’autopsia e degli esami tossicologici, esami che potrebbero rivelare dettagli cruciali sulle cause del decesso della coppia. Gli investigatori hanno inoltre acquisito documenti dal portale MyQuest, una piattaforma dedicata alla gestione della salute personale, che potrebbe offrire informazioni preziose sulle condizioni mediche di Hackman e sua moglie.

 

Al momento quasi tutte le ipotesi restano aperte, ma due sembrano prevalere sulle altre. La prima è quella di un decesso accidentale, sebbene la possibilità che entrambi siano morti nello stesso momento, insieme al loro cane, renda questa teoria particolarmente insolita. L’altra possibilità è quella di un suicidio di coppia, anche se numerosi interrogativi restano ancora senza risposta, lasciando il caso avvolto in un alone di incertezza. L'ipotesi della fuga di gas, dunque, sembra essere stata definitivamente archiviata.

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