Riccardo Cocciante svela il vero volto della sinistra: "Non andavo alla festa dell'Unità, che prezzo ho pagato"

venerdì 28 febbraio 2025
Riccardo Cocciante svela il vero volto della sinistra: "Non andavo alla festa dell'Unità, che prezzo ho pagato"
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"Non fu piacevole. Se non andavi alla festa de l’Unità venivi escluso. Loro non mi volevano e io non ci volevo andare. Ho dovuto usare altre vie, non volevo entrare in quel giro, che era un giro d’affari": Riccardo Cocciante, intervistato dal Corriere della Sera, lo ha detto parlando del mondo dello spettacolo e di quello della politica negli anni '70. "La Dc? Nemmeno con loro - ha poi aggiunto il cantante -. Ho rifiutato offerte interessanti ma non ho mai voluto dare un colore a quello che facevo…”.

Parlando del futuro, invece, Cocciante ha spiegato: "Non mi piace ripetere le esperienze. Per questo motivo non sono tornato a The Voice. Le partecipazioni televisive ti fanno entrare in una macchina che ti usa e ti macella. Diventa più importante quello che si fa e non quello che si è. L’apparire oggi sembra più forte della produzione musicale…”. Sul suo capolavoro "Margherita", infine, ha raccontato: "Marco Luberti, che ha scritto con me la canzone, mi disse di essersi sognato il testo: non so se dietro a quel sogno ci fosse o meno una donna vera. Ricordo però che all’inizio non mi piacque il nome. All’epoca c’era una pubblicità di una lavatrice o qualcosa di simile con quel nome”.

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“‘Margherita’ - ha continuato il cantante - è arrivata al pubblico in modo atipico: era l’epoca della contestazione politica, pensavo che non avrebbe avuto chances, invece è straripata proprio per il contrasto fra il tema dell’amore e il tema della politica che era ovunque…”.

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