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Luca Marinelli oltre il femminismo: "Anche gli uomini sono vittime del patriarcato"

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Arieccolo! A volte ritornano! E Luca Marinelli, da che Duce fu, ritorna molto spesso e altrettanto volentieri. Già, impossibile scordare i suoi tormenti per aver impersonato Benito Mussolini in M-Il figlio del secolo, la serie trasmessa su Sky sulla storia del dittatore fascista. Marinelli ha detto di aver sofferto tantissimo nell'interpretarlo, eppure è già pronto a una seconda stagione da Duce. E ancora, in tempi recenti ci ha fatto sapere che non usa l'aereo, ove possibile preferisce viaggiare con treni dalle durate indefinite, il tutto per non impattare sull'ambiente.

E ora a nuova bandierina della sinistra ci delizia con ulteriori, e peculiari, teorie. Le consegna in un'intervista a La Stampa, che lo ha intercettato al Festival di Berlino, dove recita in Patenral leave, pellicola diretta dalla moglie Alissa Jung.

La nuova teoria marinelliana è oggettivamente spiazzante. "Credo che siamo tutti, fortemente, vittime sofferenti di un sistema patriarcale che non si sa a chi abbia fatto bene, io penso a nessuno. Stiamo facendo delle grandi rivoluzioni in questo campo, dobbiamo andare avanti, questo è semplicemente un inizio, ma io sono fiducioso, le cose cambieranno", sentenzia. Insomma, tutti vittime del patriarcato. Ergo lui compreso. Ergo uomini compresi. Sarà...

 

La Stampa poi prova ad esplorare nel profondo la posizione di Marinelli, gli ricordano come dalle ceneri del patriarcato "sembra stiano emergendo spesso figure di genitori inadeguati. Come si fa, secondo lei, ad essere un buon padre?". E Marinelli risponde: "Grazie al femminismo stiamo tentando di rovesciare un patriarcato che è sempre stato, per uomini e per donne, un problema gravissimo. Vivendo nella nostra famiglia, con Alissa, che ha due figli dal suo primo matrimonio, ho imparato che la cosa più importante che i genitori possono fare è ascoltare i propri figli e imparare da loro. I figli, rispetto a noi, sono molto più collegati al tempo presente. Noi abbiamo più esperienza, ma loro vivono l'oggi. Ci deve essere sempre uno scambio", conclude Marinelli, la vittima del patriarcato.

 

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