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Casa a prima vista, il dramma di Gianluca Torre: "Quelle 15 puntate sono state una tortura"

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Oggi, lunedì 17 febbraio, è il giorno della prima puntata della quarta stagione di Casa a Prima Vista, il popolarissimo show in onda su Real Time. Finita l'attesa, quindi, per i tantissimi telespettatori che non stanno più nella pelle per scoprire chi tra la squadra milanese - quella composta da Gianluca Torre, Mariana D'Amico e Ida Di Filippo - e quella romana - formata da Corrado Sassu, Blasco Pulieri e Nadia Mayer -, sarà la migliore di questa edizione.

In questi mesi di latitanza dal piccolo schermo, gli agenti immobiliari più famosi d'Italia si sono dilettati in progetti personali. Un esempio? Corrado Sassu e Blasco Pulieri hanno lanciato il loro podcast su YouTube. I due romani, con questo format, intendono soddisfare le curiosità dei loro fan rispondendo a domande sul mondo della vendita delle case. Anche Gianluca Torre ha creato un suo podcast - "Casa Perfetta" - dove intervista ospiti famosi come Pierluigi Pardo e Diletta Leotta.

 

 

Tra gli agenti immobiliari di Casa a Prima Vista più amati dai telespettatori di real Time c'è sicuramente Gianluca Torre. "Biscottino", come è stato soprannominato dalle sue colleghe milanese, ha raccontato in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera il disagio provato nel registrare le prime puntate della prima stagione dello show. "Mi hanno suggerito di fare il casting, ma quando è andato bene ho avuto più di un pensiero perché non credevo di avere il tempo per partecipare a una trasmissione - ha spiegato l'agente immobiliare -. Allora mi dissero che era un esperimento, una puntata pilota e che nemmeno si sapeva se Discovery avrebbe poi prodotto il programma. Quando poi è arrivata la conferma per me è stato un salto nel buio e avevo moltissimi dubbi. Le prime 10-15 puntate hanno rappresentato una specie di tortura. Pensavo a cosa avrebbero detto gli altri agenti o in generale le persone. Sbagli una parola e ti criticano in tutta Italia e io non sono un imprudente, né amo il rischio. Credo che Casa a prima vista sia stata la cosa più rischiosa che ho fatto".

 

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