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Sanremo 2025, Paolo Kessisoglu canta con la figlia? La vergogna in diretta su Lunita

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"E' un mondo difficile, è una società complicata. I giovani sono complicati. La pandemia ha fatto da detonatore a un sacco di problematiche che già prima erano conosciute". Lo ha detto Paolo Kessisoglu, ospite finale della quarta serata del Festival di Sanremo, quella dei duetti e delle cover.

Per una volta è senza il suo sodale storico che lo accompagna anche a DiMartedì, Luca Bizzarri. Accanto ha qualcuno di molto più importante, la figlia Lunita. Insieme cantano un brano toccante e delicato dal titolo Paura di me, dedicata alle problematiche emotive e psicologiche che affliggono oggi tanti adolescenti. ù

"Ci sono varie patologie che non ci immaginiamo - ha detto Kessisoglu -, suicidari, autolesionismo". Per l'attore comico quella di oggi è "una generazione che esprime molto il proprio malessere. Sono più coraggiosi di noi, ma hanno paura di dircelo. Credo sia compito di noi genitori e della società tutta prenderli per mano e farli uscire fuori da questo momento".

Parole belle e sentite, dedicate da un padre spaventato a tutti i figli e le figlie del mondo, spesso lontani anni luce per le difficoltà comunicative in famiglia e tra generazioni differenti. Kessisoglu e Lunita sottolineano il rischio di isolamento dei più giovani anche ai tempi dei social.

Esibizione non proprio impeccabile dal punto di vista vocale, ma poco importa: il messaggio è arrivato forte, chiaro e importante. E pazienza se qualcuno sui social ironizza sulle "stonature" di Lunita, conosciuta in Rete come i.am.olliee.

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