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Alex Benedetti, "disposta l'autopsia e nessuna lettera": altro mistero sul suicidio del direttore di Virgin Radio

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Resta avvolta dal mistero la tragica morte di Alex Benedetti, il direttore di Virgin Radio che si è gettato nel vuoto dalla finestra del suo ufficio al settimo piano in via Turati, in pieno centro a Milano, morendo sul colpo a soli 53 anni

Che si tratti di suicidio, è al momento l'unica certezza. Tuttavia, come da prassi, il sostituto procuratore di Milano ha aperto un fascicolo sulla tragedia, disponendo l'autopsia sul corpo dell'ex dj e stimato manager della rock radio della galassia Mediaset. Da capire invece se si sia trattato di un gesto premeditato, e portato a compimento poco dopo le 13 di lunedì 10 febbraio, o se sia stato un raptus, una decisione improvvisa. 

In questo senso, è significativa la smentita arrivata già nella serata di lunedì: contrariamente a quanto filtrato in un primo momento, Benedetti non ha lasciato nessun biglietto di addio. Gli agenti della Questura di Milano, intervenuti sul posto con i colleghi della scientifica, hanno spiegato infatti che il biglietto trovato nello studio del direttore era una semplice cartolina inviata da un fan della radio. 

Come riporta il Corriere della Sera, la "pista" privilegiata per comprendere cosa abbia portato il 53enne al gesto estremo potrebbe essere quella di una grave situazione personale legata a debiti economici. Chi lo conosceva bene ha infatti riferito come negli ultimi tempi anche a largo Donegani Benedetti fosse particolarmente inquieto, preoccupato, "tormentato" a causa di lavori di ristrutturazione in un appartamento il cui costo, da alcune decine di migliaia di euro, era lievitato sensibilmente fino ad assumere i contorni di "una truffa" vera e propria. 

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