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Sanremo 2025, "Elodie? Magari un giorno...". Antonello Venditti lascia tutti di sasso
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"Non ci penso proprio. Una cosa del genere neanche mi viene in mente". Antonello Venditti, intervistato dal Messaggero, dice no all'autotune, il correttore di voce ormai tratto distintivo di tanti cantanti della "nuova" scena italiana che mescola pop, trap e hip hop. Mutuando, in alcuni casi, il peggio di tutti e tre i generi "ibridi".
"Se serve per creare un suono particolare, qualcosa di nuovo, niente da dire. Io nel 2011 lo usai per il pezzo La ragazza del lunedì (Silvio), poi incluso nell'album Unica - ricorda il cantautore romano, 75 anni splendidamente portati -. Certo, se uno è stonato e lo utilizza per correggersi la questione diventa di coscienza personale. Il vero problema è che ormai noi italiani passiamo per quelli che usano l'autotune in maniera selvaggia". Un bel messaggio recapitato a chi, come Fedez, Achille Lauro e tanti altri artisti, saranno in gara al Festival di Sanremo.
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Sabato prossimo Venditti sarà proprio all'Ariston, per ritirare il premio alla carriera fortemente voluto dal conduttore e direttore artistico Carlo Conti: "Torno per la terza volta felice di poter socializzare ancora con giovani colleghi come Achille Lauro. Nel 2019 ricordo che mi piacque subito uno come Mahmood, primo con Soldi". Appunto. Massimo riserbo su quali canzoni eseguirà dal suo sterminato repertorio: "Credo due, ma ancora non so quali. Odio le prove e deciderò sabato al mio arrivo a Sanremo".
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L'ultima volta Venditti fu al centro di una feroce polemica con Ultimo, che si sentiva defraudato della vittoria: "Ci eravamo appena conosciuti. Ormai siamo amici, io e lui. Tengo molto a questi giovani perché per loro adesso è tutto più difficile: noi avevamo un percorso artistico da fare senza fretta. Loro anche se sono forti come Fedez, Lauro o Elodie hanno paura di scomparire nel giro di un mese". E Tony Effe, al centro delle polemiche? "Credo che il suo sia solo un gioco, che non ha consistenza nella realtà. È una rappresentazione. Altrimenti dovrebbero stare tutti in galera, no?".
La questione è seria: "Io quest'anno vado anche per vedere come sono cresciuti i ragazzi. Ci tengo alla salute mentale di questi giovani. L'anno scorso mi ha colpito molto la vicenda di Sangiovanni e ultimamente anche quella di Angelina Mango. Bisogna proteggerli: il successo fra euforia, alti e bassi, può provocare danni seri. Tendenze suicide, per esempio".
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Altra protagonista nel mirino: Elodie, più volte accusata di sfruttare troppo le sue doti fisiche. "Ha scelto quella strada, ma è assolutamente brava in quello che fa. E poi io aspetto sempre i cambiamenti. Magari Elodie un giorno arriva e sceglie canzoni diverse e conquista tutti. Non c'è niente di scontato nell’arte e io considero ogni espressione, anche visiva, validissima. Achille Lauro, per esempio, è un'installazione vivente". Domanda d'obbligo: chi vincerà il Festival? "Giorgia. Tutto mi induce a pensare che sarà lei a trionfare. Dopo X Factor ha fatto vedere che oltre a essere bravissima è anche simpatica".
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