Eva Henger, la rivelazione su Moana Pozzi: "Non è morta nel 1994"
"Mi piaceva. Trasmetteva tranquillità. Amavo lavorare con lei, le facevo da ragazza di contorno, lei era la star, io la starlette. E il suo pubblico era più educato di quello di altre colleghe": Eva Henger lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera parlando di Moana Pozzi. Poi ha rivelato che "non è morta il 15 settembre 1994. La sera prima, ho sentito che chiamava Riccardo (Schicchi, suo marito, ndr) e gli diceva che aveva recuperato cinque chili. Però, ero terrorizzata che si sapesse del suo tumore e che la gente la vedesse sciupata. Credo che si sia data per morta anzitempo per poter morire in pace. Per il secondo anniversario della morte, chiesi a Riccardo se facevamo qualcosa per ricordarla e lui si fece scappare un: no, tanto non è questa la data".
Parlando di Ilona Staller, invece, ha detto: "Ho provato a essere sua amica in tutti i modi. Le facevo la spesa, cucinavo per lei, badavo al figlio. Ma ogni tanto impazziva e m’insultava. Una volta, si mise a urlare sostenendo che avevo usato un suo fondale per una foto. Un’altra, si fece menare da mia mamma. Eravamo in ufficio, litighiamo, prende il fax e lo butta per terra, poi mi lancia qualcosa, io le lancio una 24ore e la colpisco di striscio, ferendola al petto. Ci dividono, la chiudono a chiave in una stanza. Ma nella stanza c’era mia madre che, quando Ilona ha iniziato a insultare mia figlia di due anni, non si è tenuta".
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Sulla sua carriera, infine, ha rivelato: "Di film porno ne ho girati solo quattro. Mio marito Riccardo Schicchi non voleva, ma non so che mi era preso... Facevo foto e spettacoli sexy, però ovunque andassi mi dicevano: ho visto tutti i tuoi film. Non ne avevo fatto neanche uno, ma per tutti ero una pornostar, ero già giudicata e condannata. E vedevo Moana e Ilona che guadagnavano molto più di me, per cui ho pensato: tanto vale, li faccio anche io".
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