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Ignazio La Russa demolisce Marinelli e "M": "Meglio Scurati. E sono d'accordo con Travaglio"

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A Ignazio La Russa la fiction M - Il figlio del secolo di Sky con Luca Marinelli interprete di Benito Mussolini è piaciuta talmente tanto da... rivalutare sia Antonio Scurati sia Marco Travaglio.  detto dal presidente del Senato, esponente di spicco di Fratelli d'Italia e storico nome del Movimento sociale milanese tra anni Settanta e Ottanta significa molto.

Avvicinato da Ginevra Leganza per il Foglio, La Russa conferma di aver visto le prime due puntate della mini-serie evento andate in onda venerdì scorso su Sky Atlantic e tratte dalla trilogia M di Scurati, a differenza della premier Giorgia Meloni che aveva già annunciato alla vigilia di avere "altre priorità, mi capirete". Lui, Ignazio, si è invece regalato due ore del suo tempo e ne è uscito con una convinzione: "Diciamo che nel confronto ho rivalutato il libro di Antonio Scurati". Il che è tutto dire, viste le polemiche tra l'autore idolo degli antifascisti e la destra di governo, Meloni e FdI in testa.

 

 

 

C'è chi come la critica del Foglio Mariarosa Mancuso considera l'opera del regista britannico Joe Wright superiore ai libri da cui è tratto ma La Russa dissente: "No, per niente. Meglio il libro". Motivo? "Se non altro Antonio Scurati ha avuto il buon gusto di mettere in bella evidenza, nel frontespizio, la parola ‘romanzo’. Lo stesso non può dirsi per questa fiction".

 

 

 

Insomma, la tesi è chiara: una fiction troppo "fiction", romanzata, macchiettistica. E con il malus di un Marinelli che ha caricato il lavoro di dolore e pentimento per aver "dovuto" interpretare l'odiato Duce. “Cosa penso di Marinelli e di tutta la vicenda? Basti dire che mi riporto integralmente al giudizio di Marco Travaglio", conclude Ignazio riprendendo la definizione del direttore del Fatto: il Benito di Marinelli è una macchietta. "Travaglio ha ragione – sottolinea La Russa –. E’ una fiction che non insegna niente. Non lascia niente. Ridicolizza e basta. E se lo dice Travaglio... Essendo un sicuro antifascista, avrà sicuramente ragione".

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