Marino Bartoletti, "sciacalli stavolta la pagherete". La vergogna senza limiti
E' uno dei nomi più autorevoli e stimati del giornalismo italiano, quello di Marino Bartoletti. Il suo volto e il suo baffo hanno scritto pagine di storia televisiva, una carriera di cui Quelli che il calcio, una vera propria rivoluzione, rappresenta solo la punta dell'iceberg, il momento di massima notorietà. Preparatissimo, sobrio, sempre equilibrato. Eppure da qualche anno qualcuno ha preso di mira Bartoletti, annunciando periodicamente la sua morte.
La più classica delle fake news, un tempo limitate ai più macabri pesci d'aprile ma oggi, con i social, infaustamente più frequenti. Lui, il diretto interessato, ha 76 anni e ha sempre fatto gli scongiuri smentendo con un sorriso le "notizie" sul suo conto, ma questa volta non ci sta e annuncia su Facebook: "Sciacalli, la pagherete".
Non c'è ironia nello sfogo del giornalista romagnolo, ma rabbia e amarezza. Su Facebook Bartoletti condivide un post con una foto che lo ritrae, visibilmente sofferente, coperto da una vestaglia, e una pseudo-confessione, "sto morendo". Tutto falso, ovviamente, compreso un altro virgolettato: "L'amato volto della tv italiana confessa: Mi mancano solo 8…". Il trucchetto è noto: il lettore, incuriosito o sgomento, clicca e accede alla pagina Bella dentro.
Bartoletti è abituato a questi colpi bassi: da tempo come detto tanti siti ricamano sadicamente sui suoi vecchi guai di salute (ha raccontato egli stesso la sua battaglia contro un tumore). Ma stavolta è diverso. Alla ironia del recente passato ("Ho scoperto di essere (quasi) morto per la terza volta dall'inizio dell'anno – aveva scritto nell'ultima occasione -. Ed obiettivamente è un casino, perché ho impegni almeno fino a ottobre") il giornalista ha sostituito una minaccia agli autori del post: una bella denuncia alla Polizia Postale. "È successo di nuovo: sciacalli. La prendo sul ridere ma stavolta pagherete", scrive. "Dunque ci risiamo. Sono… morto di nuovo. E a distanza di pochi mesi. Provo a prenderla sul ridere (anche se stavolta qualcuno la pagherà davvero cara, perché persino le carogne e gli avvoltoi dovrebbero avere il senso del limite). Un affettuoso vaffan@@lo, cari sciacalli di Bella dentro. Per ora vi affido alle coccole della mia affezionata comunità, che penso sia felice di avermi vivo ancora (molto) a lungo".