Fausto Cogliati, il lutto che travolge Ultimo: "Il tuo segreto maledetto"
Se n'è andato in silenzio, come in silenzio Fausto Cogliati ha scritto pagine importantissime del pop italiano, accanto ad alcuni dei più celebrati cantanti degli ultimi 30 anni. Un lutto improvviso che ha lasciato senza parole tutti i suoi amici e colleghi.
Autore, produttore musicale, vocal coach e chitarrista, Cogliati è morto a 66 anni. Distrutto Eros Ramazzotti, di cui Fausto era collaboratore storico. Per lui il cantante romano ha pubblicato una commossa storia su Instagram: "Fratello, ti voglio bene, già mi manchi".
Ex chitarrista dei Lijao prodotti da un altro grande della nostra musica "dietro le quinte" come Alberto Salerno, Cogliati si è via via ritagliato un ruolo di primissimo piano accanto a giganti come Zucchero, Roberto Vecchioni e Anna Oxa. Ha prodotto il disco d'esordio degli Articolo 31, Messa di Vespri, che al di là del singolo-bomba Ohi Maria è diventato fin da subito un caposaldo del rap "mainstream". Importanti le pagine scritte accanto a Ramazzotti, ma anche con artisti delle nuove e nuovissime generazioni come Ultimo, Fedez (con cui ha lavorato a Cigno nero), Rocco Hunt (A' verità), Lorenzo Fragola (1995) e Franceca Michielin (Amazing). A conferma di quanto fosse aperto al mondo e capace di varcare confini e staccionate di genere.
Basti pensare che nella sua lunga carriera si annoverano lavori con Loredana Bertè, i Club Dogo, Drusilla Foer, Elodie o Tommaso Paradiso, ex leader dei Thegiornalisti. Un cuore rosso accompagna il cordoglio di Ultimo: "Insieme dal primo concerto al primo stadio Faustone mio. 'Sai che ho i brividi?', quando lo dicevi sapevo che era tutto ok. Fai buon viaggio".
"Grazie a te ho imparato tante, troppe cose - scrive Fedez sempre su Instagram -. Da Sig. Brainwash al nostro primo San Siro abbiamo condiviso momenti che difficilmente possono diradarsi nel tempo. Grazie di tutto Faustelly (come ti chiamavamo scherzosamente in sala prove) Fai buon viaggio. Un abbraccio alla tua splendida famiglia".
A far intuire come la morte di Cogliati sia dovuta a un male incurabile è Benjamin Mascolo, del duo Benji & Fede, che sui social parla espressamente di un "segreto maledetto". "Sai cos'è che mi torna in mente oggi, sopra tutto il resto? Non i dischi. Non i concerti. È quando ci hai trascinato al biliardo, giurando che non avevi mai toccato una stecca, e poi ci hai umiliato. Quando andavamo in quel ristorante strambo sotto il ponte a Modena e raccontavi storie che sembravano uscite da un'altra epoca. Oppure l'ultima volta che mi hai quasi fregato il taxi proprio davanti agli occhi. E alla fine siamo saliti insieme. Sono quelle cose lì, capisci? È tutto lì. E poi ci hai fregati anche questa volta. Tenendoti questo segreto maledetto. Senza dirci niente, fino alla fine. All'ultimo respiro. Ed è proprio così che mi hai insegnato un'ultima cosa. Mi hai insegnato che non si molla mai. Non si cede un millimetro. Si gioca fino alla fine, Fausto. Fino al novantesimo. Più recupero".