Se l'Anpi applaude il "partigiano" Marinelli per l'antifascismo
Luca Marinelli diventa l’idolo dei partigiani. E non poteva essere altrimenti, dopo che l’attore ha confessato tutto il suo travaglio intimo per aver interpretato Benito Mussolini nella serie tv M - Il Figlio del secolo”. Lui che si è dichiarato profondamente antifascista. «Grazie Luca per la tua onestà intellettuale e artistica e per il tuo ribadito antifascismo. Abbondare non stanca se può aiutare gli smemorati». È la dedica dell’Anpi all’attore pubblicata sui social. Marinelli è la quintessenza dell’artista politicamente impegnato. Gli fa schifo aver dovuto indossare la maschera del Duce. Però non si sottrae alla logica imperante da quelle parti: se non puoi cancellare la storia, meglio farci su un po’ di grana. E sul fascismo, negli ultimi anni, parecchi antifascisti hanno visto crescere il capitale (no, non quello di Marx).
Ma l’Anpi, giustamente, evidenzia il lato artistico più che il fatturato. I partigiani, nel post, in cui si raffigura Marinelli in abiti di scena con accanto la scritta ripetuta più volte «Io sono antifascista (ripeterlo non è mai abbastanza)», ripercorrono le tappe del casino innescato dalle parole dell’attore: «In questi giorni si parla, con infinita polemica, delle dichiarazioni di Luca Marinelli, attore di talento che ha interpretato Benito Mussolini nella serie tv M - Il figlio del secolo, tratta dall’omonimo libro di Antonio Scurati». Marinelli si è dichiarato «un profondo antifascista» e ha aggiunto che interpretare Mussolini «è stata una delle cose più dolorose che io abbia mai fatto». E ancora: «Per fare questo lavoro in modo onesto», queste le parole dell'attore riportate dall’Anpi, «mi sono approcciato al personaggio sospendendo il giudizio su Mussolini». Era fondamentale che arrivasse «l’importanza del progetto, tutti noi siamo ignoranti quando si parla di storia».
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In realtà l’attore ha detto anche altro. Cioè, che quella mussoliniana non è una storia chiusa. Può riproporsi, tocca stare con gli occhi aperti, specie con certi “fasci” che girano ancora in politica: «Questa serie mi ha fatto capire l'importanza di essere presente al mio presente e al mio passato, solo così possiamo comprendere quello che siamo e che stiamo vivendo e capire come possiamo andare nella giusta direzione». Ai partigiani è piaciuto soprattutto un passaggio. Questo qui: «Marinelli ha anche rivelato una cosa che non può che farci piacere: “Mia nonna all'inizio di ogni anno mi fa un regalo, io ricevo sempre la tessera dell'Anpi con la crocetta su antifascista”. Francamente», conclude il post, «ci pare fuori luogo e misura il polverone nato da queste parole. Pazienza. Grazie Luca perla tua onestà intellettuale e artistica e per il tuo ribadito antifascismo. Abbondare non stanca se può aiutare gli smemorati».
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