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Luca Marinelli, l'ultima sparata: "Sono completamente d'accordo", Donald Trump come Mussolini

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Altro giro, altro "strazio" per Luca Marinelli, l'attore che veste i panni di Benito Mussolini nella serie M-Il figlio del secolo, in onda su Sky e ispirata al libro di Antonio Scurati. Come è arcinoto, Marinelli da settimane va raccontando i tormenti interiori provati nel vestire i panni del Duce, tormenti dovuti al fatto di fingersi un dittatore e dovuti anche al giudizio della nonna, che temeva.

Altrettanto arcinoto il fatto che l'attore romano, 40 anni, per il continuo racconto dei suoi tormenti si è attirato molte critiche e sfottò. Ma nonostante ciò tira dritto, intervista dopo intervista.

L'ultimo capitolo è l'ospitata a Radio 2 social club, il programma radiofonico condotto su Rai Radio 2 da Luca Barbarossa ed Ema Stokholma, la puntata è quella di lunedì 13 gennaio. In radio, Marinelli ha ribadito il suo disagio nell'aver interpretato il Duce. Era "un outsider" che ha fatto scattare una "straordinaria empatia" con il popolo italiano, "tanto che ci siamo consegnati a un mostro", ripete.

 

 

Barbarossa ad un certo punto parla delle somiglianze che ha scorto tra il Duce e Donald Trump, in particolare per la minaccia di "annettere il Canada". E Marinelli si dice perfettamente d'accordo: "Sono talmente d'accordo che quasi non aggiungerei altro". Ma, ovviamente, qualcosa aggiunge: "L'unica cosa è un invito che faccio a me stesso". Ossia? "Essere presente alla storia perché se no conosciamo la storia, se conosciamo veramente quel periodo storico, il fascismo, è impossibile essere fascisti oggi", filosofeggia l'attore.

Infine, va da sé, l'ennesima domanda sulla nonna: "So che ti sei confrontato con lei prima di accettare il ruolo", lo lancia Barbarossa. "Era molto scioccata, però poi è stata d'accordo", conclude Luca Marinelli. In attesa della prossima intervista...

 

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