Ora o mai più, Marco Liorni prova a fare Carlo Conti: cosa sta succedendo in Rai
Un giorno sarà Sanremo anche per Liorni? È la domanda che gira nella mente di tutti i cronisti giunti a salutare la presentazione di Ora o mai più, lo show che inaugurerà con sette puntate i sabato sera del 2025 di RaiUno. Questione di... Eredità, si potrebbe rispondere, evocando così la presenza di Fabrizio Frizzi, colui che è ritenuto, giustamente, il capostipite del terzetto di nomi che da ormai un lustro continuano a passarsi le chiavi di quegli studi Rai, al Nomentano, che da sei anni ormai, dalla triste e prematura scomparsa del padrone di casa, dal mai dimenticato Frizzi hanno preso anche il nome.
I tre eredi ideali sono proprio quei tre che senza dubbio sono ad oggi i volti più amati della tv: Carlo Conti, Amadeus e adesso certamente anche lui: Marco Liorni. Consacrato in via definitiva sull’altare laico (ma sacro per RaiUno) della notte di Capodanno. Una postazione, da ormai due anni e almeno per un altro paio, divenuta appannaggio dei capoluoghi calabri. Crotone lo scorso anno con Amadeus, Reggio Calabria quest’anno con Liorni, entrambi baciati allo stesso modo dal benaugurante inconveniente della mezzanotte: l’interruzione di Annalisa per Amadeus e le benedizioni dell’Angelo indemoniato dei Ricchi e Poveri, divenute subito folclore e ennesimo elemento destinato a segnare la presenza del fato chiamato a unire le carriere dei tre big del palcoscenico.
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Si dà il caso, infatti, che tra due dei tre anfitrioni, Amadeus e Conti, la staffetta non c’è stata solo tra i programmi come L’Eredità, trasmessi a Roma, ma anche proprio sul palco più ambito: quello dell’Ariston, separati solo dalla biennale “dittatura artistica” di Claudio Baglioni. E allora: il prossimo sarà Liorni? «Chissà...Speriamo domani», con un “in bocca al lupo” che non poteva mancare a Carlo Conti, da parte del bonario ma schietto Marco. Del resto Ora o mai più, il programma -imperativo categorico per riportare al centro del palco le otto meteore di successo (Anonimo Italiano, Matteo Amantia degli Sugarfree, Antonella Bucci, Carlotta, Pierdavide Carone, Loredana Errore, Pago e Valerio Scanu) nasce, guarda un po’, proprio da un’idea di Carlo Conti oltre a sembrare davvero l’interregno perfetto anche per arrivare sul palcoscenico di Sanremo, per il quale naturalmente occorre una certa confidenza anzitutto con note e cantautori.
Un altro punto di forza in comune tra i tre predestinati, grazie alla modulazione di frequenza della radio. Se Conti, infatti, tra gli anni Settanta e Ottanta lanciava dischi sulle radio libere fiorentine, Amadeus in quello stesso periodo passava dalle emittenti veronesi alla corte di Claudio Cecchetto e quindi a Radio Deejay. Un percorso non dissimile da quello di Liorni che, un decennio più tardi, dalle antenne libere della capitale arrivava a Radio Dimensione Suono. E ora questa nuova (ma in realtà usata) trasmissione con cui l’ammiraglia Rai si lancia nella non semplice battaglia contro la regina del sabato sera, Maria De Filippi. che proprio a partire da domani tornerà in prime time con C’è posta per te su Canale 5. Uno show, Ora o mai più, che prima di finire nelle mani di Liorni, dopo un lustro di decantazione, era stato condotto nelle sue prime e uniche due edizioni, nel 2018 e 2019 proprio da Amadeus.
Un circolo virtuoso, insomma, dal quale non sembra si riesca (o si voglia) uscire. Del resto, come ha detto senza girarci troppo attorno il direttore dell’Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea, Marco Liorni è ormai a tutti gli effetti un volto di punta di RaiUno. Che per questo, forte dei suoi fatali angeli custodi, Conti e Amadeus, oltre che rassicurato da otto scudieri del calibro di Alex Britti, Gigliola Cinquetti, Riccardo Fogli, Marco Masini, Rita Pavone, Patty Pravo, Raf, Donatella Rettore (i coach di Ora o mai più) saprà bene come andare alla battaglia del sabato sera. A portar bene è la musica che gira intorno che tanto, in Italia, porta sempre a Sanremo.
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