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Emanuele Folliero, dopo la tv ecco come vive ora lo storico volto di Rete 4

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Daniele Priori
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Emanuela Folliero guarda al futuro. Dal suo Capodanno a Courmayeur, lo storico volto di Rete 4 racconta a Libero molte idee tra cui quelle che si trovano anche nel suo libro I Bellissimi in cucina (Cairo editore) che con una trovata geniale, ormai quasi quindici anni fa, seppe unire le sue due grandi passioni: il cinema e la cucina in un progetto che ancora oggi potrebbe essere televisione quanto mai attuale. Un cooking show sulle tantissime ricette che si cucinano nei film. Specie per una donna come lei incapace di essere nostalgica e al tempo stesso generosa nel condividere tanti ricordi delle numerose stagioni trascorse in tv, incontrando personaggi e destini: da Iva Zanicchi a Alberto Castagna, Stefano D’Orazio, in anni lontani fidanzato poi “amico per sempre”. Tutto questo oltre al ruolo più istituzionale di annunciatrice che occupò dal 1990 al 2018 anno in cui fu l’ultima, dopo le sue colleghe su Mediaset e persino dopo le inossidabili “Signorine Buonasera” della Rai a mollare lo sgabello. Ci scherza un po’ su: «È sempre importante essere unici...».

Emanuela, cosa è significato per lei rappresentare per 28 anni Rete 4?
«In realtà me ne rendo conto più adesso che prima. Per come la gente misi avvicina...Sanno come farmi sentire un po’ vintage ricordando il mio passato, quello che ho rappresentato. Io di mio diciamo che cerco sempre di vivere più nel futuro».

«Amore» era la parola chiave della sua Rete 4 che tra le tre reti Mediaset era quella più femminile.
«Fu il direttore Franceschelli che ricordo con affetto come il direttore di rete più giovane, aveva 32 o 33 anni. Fu lui a dare a Rete 4 l’identità che ha avuto per molti anni: quella della rete del cuore. Con la prima telenovela trasmessa in prima serata La donna del mistero riuscimmo a battere persino Canale 5».

In quasi tre decenni come ha visto cambiare le donne italiane?
«Beh siamo cambiate tutte molto, anzitutto nell’abbigliamento e nelle acconciature. Quando nelle trasmissioni capita che fanno quei bei servizi su tutto il mio percorso, rivedo le mie immagini degli anni 80 e 90 con i capelli gonfi che sembrava mi fosse esplosa una mina in testa e un’antenna parabolica al posto del ciuffo! (Ride). Poi per fortuna con gli anni anche i look si sono adeguati all’età. Del resto pure rimanere troppo forever young poi può far ridere...».

A proposito di capelli. Lei recitò in Kiss Me Licia con Cristina D’Avena. Una serie che era un fiorire di parrucche. Conferma?
«L’unico a non indossarla era Pasquale Finicelli che faceva Mirko, il fidanzato di Licia col suo ciuffo tinto di rosso e poi poveretto gli toccava andare in giro così (Ride). Neppure io, in realtà, avevo la parrucca, ma era come se l’avessi avuta perché ero cotonata... Non si poteva! A parte ciò di quell’esperienza ho ricordi bellissimi perché fu l’inizio di tutto. Io nella serie maltrattavo quello che era il mio fidanzato Marco Bellavia con cui pure ho fatto il provino e iniziato assieme. E le ragazze se la prendevano con me! Però la cosa più bella fu che proprio con quell’esperienza stavo dimostrando a me stessa che se si coltiva davvero un sogno, alla fine quel sogno si realizza. Oggi, avendo un figlio di 16 anni, posso dire che è tutto un po’ meno facile di allora...».

Eppure allora non c’erano i social, YouTube, le piattaforme streaming che in teoria dovrebbero aver facilitato il modo di comunicare dei giovani. Non trova?
«Sì ma allora non avevamo le tante fragilità che ci sono oggi. La scuola delle porte prese in faccia e i no a ripetizione ci hanno formato. È quello che dico sempre anche a mio figlio. Di tirare fuori un po’ di “cazzimma” e non lasciarsi mai abbattere dalle prime difficoltà».

Nel tripudio di amore che era la sua Rete 4 si può dire che in qualche modo con il suo Ballo, amore e fantasia in onda alla fine degli anni ‘90 anticipò di oltre un lustro Ballando con le stelle?
«Sì, vero! Il direttore che volle quel programma era Vittorio Giovanelli che con l’autore Adriano Bonfanti erano convintissimi di realizzare quel programma sul ballo e addirittura erano convinti che ci sarebbe stato spazio per un programma sul ballo quindi come vede...».

Poi nel 1999 approdò a Ok! Il prezzo è giusto. Bella impresa sostituire la Zanicchi nel quiz di cui era diventata simbolo...
«La dovetti sostituire per dei suoi impegni politici. L’azienda me lo disse con poco preavviso proprio nella settimana in cui mi ero organizzata per operarmi ad una ciste che mi era venuta vicino all’occhio sinistro. Così andai in trasmissione vedendo con un occhio solo, il destro, perché sul sinistro avevo una specie di scotch che assieme a tanto trucco coprisse la cicatrice ancora fresca assieme a una frangetta pettinata ad arte. Fu la prima volta che la portai peraltro...».

Una vera stakanovista insomma...
«Non è stata l’unica occasione. Sono andata in tv col colpo della strega, con la febbre talmente alta che mi si scioglieva il trucco e una volta registrai una puntata de I Bellissimi con una ciabatta di legno perché mi ero spaccata un dito del piede. Dovettero inquadrarmi sempre a tre quarti per non riprendere la ciabatta! (Ride)».

Un altro impegno importante per lei fu Stranamore prima a fianco e poi conduttrice erede di Alberto Castagna...
«Alberto era un uomo che voleva morire da vivo. Così diceva. All’inizio mi affiancarono a lui per fare delle storie in esterna. Poi lui mi volle in studio finché in una cena aziendale fu lui, davanti a tutti, a passarmi il testimone, la sua eredità. Se non me l’avesse lasciata lui in prima persona, di certo non avrei mai accettato... Quando successe il peggio volevano che riprendessi dopo due settimane. Mi opposi per una questione morale. Si interruppe la stagione e riprendemmo l’anno successivo. Fu il minimo...».

E poi c’è Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh con cui ha avuto anche una relazione sentimentale. Proprio in questi giorni abbiamo rivisto i Pooh in tv: Amici per sempre ma ne manca sempre uno...
«...proprio lui che era l’ultimo che pensavamo. A volte mi sembra ancora strano. Proprio a Santo Stefano come ogni anno ci siamo sentiti un po’ tutti i suoi amici, ho chiamato la sorella Tiziana per condividere dei ricordi».

Ma quindi quando è finita la vostra relazione vi siete lasciati bene...
«Ci siamo lasciati davanti agli amici con un cin cin e siamo rimasti amici ma da subito, dal giorno dopo perché non ci sono state particolari liti o corna solo percorsi diversi, forse anche il fatto che io ero a Milano, lui a Roma. Comunque sia quando stavamo insieme, sia dopo ci ha aiutato molto il fatto di fare lo stesso mestiere. Ci capivamo. Ricordo di aver seguito tanti concerti dal loro camper, contando le canzoni che mancavano. Quando finiva andavamo via per conto nostro perché lui come me non era un uomo mondano. Lui amava stare nella sua casa all’Infernetto dove organizzava feste coi suoi amici: da Zarrillo a Baglioni. Li ho conosciuti tutti in quel periodo e siamo rimasti amici. Amava contornarsi di persone che gli somigliavano...».

Le manca stare in tv tutti i giorni?
«Sono contenta di aver fatto la televisione in quegli anni. Per carità, può mancare il fatto di avere un programma ma mi va bene anche dedicarmi a quello che più mi piace. Per esempio faccio un programma sul web dedicato alla medicina... Si vive anche di rendita...in termini di popolarità! (Sorride) Che poi le persone mi hanno anche preso sempre troppo per la persona seria che non sono! (Ride)».

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