Sanremo 2025, Alessia Marcuzzi e l'appello a Carlo Conti: "Fatemi stare dentro!"
"A 50 anni è tempo di bilanci, lavoravo senza sosta da quando ne avevo 17. Non c’è stato nessuno strappo con Mediaset, ma è stata una scelta dovuta al momento": Alessia Marcuzzi, intervistata dal Corriere della Sera, lo ha detto a proposito della sua decisione di passare alla Rai. "Volevo concedermi la possibilità di condurre i programmi che mi piacciono - ha proseguito la presentatrice - non volevo rimanere legata ai reality, volevo cambiare, sentivo che dovevo scegliere dei programmi diversi, scriverne uno mio come è stato per Boomerissima, o fare cose che Canale 5 non aveva in mente per me. Avevo voglia di progetti più affini a quella che sono oggi".
Su Sanremo, in programma dall'11 al 15 febbraio con la conduzione di Carlo Conti, la Marcuzzi ha espresso un desiderio: "Lo guardo tutti gli anni, con un gruppo di ascolto, con tanto di biglietti e votazioni per i cantanti in gara. Una cosa seria. Visto che gli ultimi due anni l’ho fatto al freddo con Fiorello, l’unica cosa che chiederei è di farlo all’Ariston, al calduccio". E poi ridendo ha aggiunto: "Vi prego, fatemi stare dentro!". Quando le è stato chiesto se lei è una "tipa da red carpet", la conduttrice ha risposto: "Io non so fare la diva. Sono molto socievole con le persone per strada, faccio un sacco di viaggi, ho un sacco di amici, ma sono poco mondana, nelle occasioni ufficiali sono la persona meno brava del mondo: sfilo male sul red carpet, sono impacciata, inciampo, casco, non so fare le foto. Un disastro".
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Tuttavia, una qualità in tv se la riconosce: "In video credo di essere esattamente come sono nella realtà, in tv non cambio una virgola di quello che faccio, dico e penso nella vita di tutti i giorni - ha spiegato -. È la frase che mi ripetono più spesso quando mi fermano per strada. E poi sono una chiacchierona, quando la gente comune mi incontra alla fine scappa perché gli attacco sempre delle pippe clamorose. Sono così: mi piace stare in mezzo alla gente, sono io che inizio a fare domande e dopo un po’ sono loro che non ne possono più".