Sanremo e Rai, il Festival è garanzia di polemiche e inciuci: proprio come piace a noi
Ci devono rompere i maroni anche su Sanremo, una delle pochissime certezze di ’sto bislacco Paese. È vero che il carrozzone griffato viale Mazzini è impolverato come povero nonno, ma è così da sempre e ci piace anche per quello. Non è mai esistito un Festival di Sanremo senza la Rai e, francamente, non ci interessa valutare alternative. E voi direte: «Ma cosa dici, pirla, se le canzonette finiscono nelle mani degli americani sai come ti svoltano lo show?!». E forse è così ma, pensateci amici cari, siamo davvero pronti a codesta svolta? Siamo pronti ai lustrini? Siamo pronti al Festival 2.0 dove tutto sarebbe modernissimo e bellissimo ma non più... Sanremo per come lo conosciamo da trequarti di secolo?
Il Festival funziona bene proprio perché “difettato” come l’Italia e gli italiani e siffatti difetti veli elenchiamo uno in fila all’altro nella certezza che alla fine di questo articolino anche voi “innovatori” direte «giù le mani dal binomio Mamma Rai-Festivàl!». (Da qui in avanti per “americani” intenderemo tutti coloro che potrebbero prendere il posto della Rai nell’organizzazione dell’ambaradan) (...)
Clicca qui, registrati gratuitamente su Liberoquotidiano.it e leggi l'editoriale integrale di Fabrizio Biasin