Fiorella Mannoia, la partigiana deraglia: "La sinistra barcolla e i fascisti avanzano"
Continuando a cavalcare le sue ben note posizioni, Fiorella Mannoia torna a parlare di politica. L'occasione è l'uscita del suo nuovo album "Disobbedire", il cui titolo già dice molto: "Parto dal presupposto che l’umanità si è evoluta grazie ai disobbedienti - esordisce intervistata dal Corriere della Sera -, a cominciare da Eva che è stata la prima". E tra le azioni più "disobbedienti", ecco che c'è il sostegno del mandato di arresto nei confronti del premier israeliano Netanyahu per la guerra a Gaza: "Lì si sta facendo un massacro, stiamo giocando sulle parole chiedendoci se dire genocidio sia giusto o no, e intanto ci sono quasi 50mila morti. I civili stanno pagando un prezzo troppo alto per una cosa che non hanno commesso, terribile, sia chiaro. Qualcosa bisogna fare e quindi io lo appoggio".
E se disobbedire significa in questo caso "parlare sapendo che verrai tacciata di antisemitismo", l'artista non si tira indietro. Tempo fa, in vista delle Europee, Mannoia aveva esortato gli elettori a votare a sinistra. Ad oggi però il suo pensiero sembra leggermente cambiato: "Questa sinistra barcolla - dice senza mezzi termini per poi puntare il dito contro le forze al governo -, ecco perché i fascisti avanzano. Dobbiamo fare una riflessione seria, abbiamo perso l’identità avvicinandoci a questo cavolo di centro".
Guai però pronunciare la parola "moderati": "Riprendiamoci i nostri valori, combattiamo per ciò in cui abbiamo creduto. Di guerra non parla nessuno, mi aspetterei che qualcuno prendesse posizione". Anche se le aspettative sono state disattese: "Da giovani pensavamo che una rivoluzione fosse praticabile. Mai avremmo pensato a un mondo ridotto così, tra guerre a un passo da noi e le donne braccate dall’orrore". Parole che potrebbero essere un buco nell'acqua, visto che "le elezioni americane ci hanno confermato una cosa. Quando un artista, pur famosissimo, sale sul palco di un politico e ne sostiene la causa, non sposta un voto".