Sabrina Ferilli, il retroscena sullo spogliarello: "Ho ricevuto minacce di morte"
Sabrina Ferilli è stata e continua a essere il sogno proibito di milioni di italiani. L'attrice, oltre a coltivare la sua passione per la recitazione, è nota anche per il suo attivismo politico. Ma soprattutto per il suo amore per la Roma, la squadra di calcio per la quale ha sempre tifato.
Nel 2001, quando la squadra allenata dall'allora tecnico Fabio Capello, si apprestava a conquistare il terzo scudetto della sua storia, la showgirl aveva promesso ai tifosi giallorossi che, in caso di vittoria del tricolore, si sarebbe spogliata di fronte a una folla gremita. Quell'anno, Totti e Batistuta portarono la Magica in vetta alla classifica di serie A. E la Ferilli tenne fede alla promessa data.
Fu un momento iconico per tutti i tifosi della Roma. Circo Massimo, Antonello Venditti che canta Grazie Roma e una delle donne più ambite di tutto il Paese che esibisce le sue curve in segno di trionfo e gioia. Un momento indimenticabile per quelle 2 milioni di persone che ebbero il privilegio di godersi in prima persona la serata.
"Ma che c***zo vuoi da me". Sabrina Ferilli gela lo studio di Tu si que vales
Non tutti però furono entusiasti di quella scena. "Lo scudetto e quella gioia enorme, merito del presidente Sensi, l'ultimo grande patron della Roma - ha raccontato la Ferilli ai microfoni di Oggi è un altro giorno su Rai 1 -. Per quello spogliarello ricevetti diffide e lettere di minacce di morte - ha poi aggiunto -. Con i social e il politically correct oggi non sarei arrivata sul palco del Circo Massimo con la bandiera".