Gerry Scotti, bordata ad Amadeus? "Si camuffano cose già viste..."
Gerry Scotti si sbilancia come mai fatto prima d'ora. Al centro il ritorno de La Corrida, lo storico programma di Corrado tornato sul Nove. A condurlo questa volta è Amadeus. Proprio a lui è indirizzata la stoccata del collega. Intervistato dal settimanale Chi, Gerry Scotti ha premesso che "Amadeus ha fatto bene a cambiare rete, perché cambiare fa sempre bene. Io non mi copro di numeri quando vinco e neanche quando perdo, sono contento quando pareggio con onore". Il riferimento è all'addio di Amadeus alla Rai e al debutto - non proprio felice - sul Nove.
"È una strana scelta - ha proseguito il volto di Mediaset -, lui è uno pronto, all’altezza delle situazioni, però non ho visto tutto questo grande evento nel ritorno della 'Corrida', si camuffano da eventi i ritorni di cose già viste. Ma, se salirà negli ascolti, avrà indovinato". D'altronde lui stesso rifà La ruota della fortuna però - ha ammesso - "cerco di farla in maniera moderna, adattandola ai tempi. La tv mondiale, che viene guardata da miliardi di persone, ha nei titoli storici i pilastri. Gli americani hanno in onda programmi da 50 anni, quindi non dobbiamo vergognarci del titolo vecchio, vergogniamoci se lo facciamo male".
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Non a caso, personaggi come lui, Paolo Bonolis e Fiorello, sono sempre sulla cresta dell'onda: "Siamo rimasti - ha spiegato anche questo il conduttore - perché siamo gli ultimi ad avere fatto la scuola, la palestra, siamo gli ultimi che hanno fatto la gavetta. Da lì in poi sono arrivati tanti con la pretesa di essere bravi, di essere fighi, e sai perché? Siamo stati talmente bravi da far credere a chi ci vedeva e ascoltava che fosse facile, e così tutti hanno pensato di poterlo fare. Ma non lo è, devi dare quell’idea che sia facile, altrimenti diventi saccente. Il nostro è un mestiere, se non vogliamo chiamarla arte, e in ogni mestiere occorre mettere impegno, accuratezza, attenzione, amore e cura".