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Max Pezzali, la stoccata della moglie: "Non si può esigere questo per tutta la vita"

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Un altro capitolo si aggiunge alla storia della rottura professionale tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. Nei giorni in cui sta spopolando la serie Sky "Hanno ucciso l'Uomo ragno - La leggendaria storia degli 883", il noto produttore è tornato sulla fine del sodalizio professionale col cantante dicendo: "Riconoscenza è sinonimo di intelligenza: più una persona è intelligente, più è riconoscente. E Max Pezzali non è un campione di riconoscenza". Il fondatore di Radio Deejay fu il primo a riconoscere il potenziale di Pezzali e Mauro Repetto.

La novità è rappresentata dal post su Instagram di Debora Pelamatti, bresciana di Niardo, sposata con Pezzali dal 2019 dopo esserne stata fan e amica. "Essere intelligenti - ha scritto nelle storie - significa anche sapere che non si può esigere che un collaboratore firmi contratti capestro alla cieca per tutta la vita, ringraziando pure per il privilegio concessogli". Pur non citando mai espressamente Cecchetto, è improbabile che il riferimento sia a qualcun altro. Pezzali, invece, non è mai intervenuto sull'argomento in queste settimane.  

 

 

 

La collaborazione tra Max e Cecchetto si è conclusa dopo trent’anni di lavoro e amicizia. "Volevo avere un maggiore controllo della mia carriera, sia dal punto di vista creativo che gestionale. Ad un certo punto è normale voler andare via di casa. C’è chi se ne va a 20, chi a 30. E chi, come nel mio caso, lo fa a 54", aveva spiegato Pezzali.

 

 

 

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