Miguel Bosé, il post sull'alluvione a Valencia: "Colpa di banda di criminali malvagi"
"Sono devastato per la catastrofe avvenuta a Valencia, Cuenca e Albacete". Inizia così il messaggio postato da Miguel Bosé su Instagram, pubblicato poche ore dopo l'inizio dell'alluvione che sta mettendo in ginocchio la Spagna. Il bilancio è impietoso: secondo le ultime stima si parla di più di 200 morti. Ma il commento del cantautore ha scatenato un polverone mediatico. Prima ha accusato il governo di essere un "gruppo di delinquenti". Poi ha messo in discussione l'esistenza del cambiamento climatico additando le colpe della tragedia a "un gruppo di criminali dalla mente malvagia".
"Sono furioso e pieno di rabbia per le vite perse,- ha scritto il cantante - conseguenza, sovrabbondantemente documentata, di pratiche pessime e criminali messe in atto da governi che, tra la distruzione di dighe e bacini, e soprattutto con la pratica incontrollata di ingegneria climatica, scie chimiche o HAARP, causano solo dolore, sofferenza e povertà".
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Riguardo al cambiamento climatico, Bosé ha affermato che "non esiste una cosa del genere". Secondo il cantante "ci vendono qualcosa che non esiste". E anzi, sarebbero proprio quelle "bande di criminali" - ovvero i governi - che mettono in atto le "pratiche pessime" e che provano a lucrare da queste catastrofi. Infine si è rivolto ai propri followers per chiedere la fine dell'Agenda 2030. Secondo il cantante, servirà solo a "favorire un'elite di mandatari la cui unica intenzione è distruggere tutto quello che, lungo le generazioni, intere famiglie della campagna e della città hanno costruito con sforzo e dignità".