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Casa a prima vista, Gianluca Torre e il retroscena inedito: "È stato odio a prima vista"

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Gianluca Torre racconta la sua Casa a Pirma vista, il programma record di ascolti di Real Time, in un'intervista a Fan Page. Ma nel suo racconto l'agente immobiliare parla soprattutto del dietro le quinte del programma e di come sono andate le cose quando per la prima volta ha conosciuto i suoi colleghi di viaggio e di avventura: "È stato odio a prima vista? Lo abbiamo  detto scherzando, in realtà è stato un renderci conto delle nostre differenze caratteriali perché siamo tre personalità completamente diverse. Subito dopo la puntata pilota avevamo già creato una chat e scherzavamo tra noi. Con il tempo abbiamo iniziato a conoscerci e punzecchiarci, fino a diventare complici. Vivere insieme un'esperienza così impattante sulla vita rafforza i legami e oggi ci sentiamo un po' come fratelli".

Poi spiega qual è il segreto di questo format: "Ci ho pensato spesso e secondo me ci sono tre elementi fondamentali. Il primo è che entrare nelle case degli italiani piace agli italiani stessi, che magari devono vendere, comprare o ristrutturare. Il secondo è la dinamica che c'è tra noi, una competizione garbata e rispettosa, perché penso che la gente si sia un po' stufata delle trasmissioni in cui la polemica la fa da padrona. Il terzo aspetto è legato alla competizione vera e propria".

Infine ha aggiunto: "Le famiglie, quando mi incontrano, mi dicono che scommettono ogni volta su chi vincerà la puntata, puntando su un loro ‘cavallo vincente'. Insomma, Casa a Prima Vista crea dipendenza, dovrebbero scriverlo sotto. Ovviamente una dipendenza bonaria".

 

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