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Andrea Bocelli, 30 anni di duetti: "Beyoncè mi voleva ma rifiutai. La Trovato? Ricordi divertenti"

Daniele Priori
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Andrea Bocelli e i suoi trent’anni di musica e parole sono state le protagoniste della domenica alla Festa del Cinema di Roma. Il grande tenore internazionale è stato infatti l’ospite d’onore della rassegna collaterale alla manifestazione capitolina Alice nella Città dove non ha presentato solo in anteprima mondiale il film concerto Andrea Bocelli 30: The Celebration, diretto da Sam Wrench (lo stesso regista di 'Taylor Swift: The Eras Tour e 'Billie Eilish Live At The O2) ma ha anche annunciato il nuovo disco in uscita il prossimo 25 ottobre Duets. Sul red carpet dell’Auditorium Conciliazione si sono viste anche le due popstar  Sofia Carson ed Elisa (protagonista del brano inedito contenuto nell’album).

Una celebrazione iniziata quest’estate a Lajatico, nel Teatro del Silenzio fondato proprio dallo stesso Bocelli che trasvolerà nei prossimi giorni fin negli Stati Uniti dove, oltre a un tour di date internazionali che vedranno il maestro impegnato fino a Natale, ci sarà il film-concerto trasmesso nelle sale cinematografiche di tutto il mondo dall’8 novembre prossimo, con un’altra anteprima, dopo quella romana di ieri, il prossimo 24 ottobre a New York. In Italia, invece, la festa continuerà in televisione con sue prime serate dedicate alla musica di Andrea Bocelli che Canale 5 manderà in onda tra novembre e dicembre prossimi.

Costantemente vicina al tenore, nel corso dell’intensa giornata, iniziata prima di mezzogiorno incontrando la stampa all’Auditorium Parco della Musica, la moglie del cantante, Veronica e in serata si sono visti anche i figli, ormai artisti a loro volta, Matteo, Virginia e Amos assieme ad amici di sempre e colleghi come Giorgio Panariello, Eleonora Abbagnato, Giovanni Caccamo e Beppe Fiorello.

“Ho capito da subito che la musica fosse il mio destino. Già in collegio da bambino. Mi chiedevano tutti di cantare, mai di giocare a calcio. Ma è un destino che si è realizzato molto tardi” ha raccontato l’artista. “Quando mia madre portava i miei provini in giro c'era sempre un 'ma' che fermava tutto, ma meno male che è andata così, perché evidentemente ogni cosa ha il suo tempo”. Un’avventura iniziata a Sanremo 1994 con la vittoria ottenuta grazie al brano Il mare calmo della sera che ha segnato l’inizio di una carriera che lo ha portato e continua a portarlo in giro per tutto il mondo senza mai perdere il legame con la natia Toscana e gli amici che Andrea aveva da ragazzo.

E proprio del trionfo sanremese Bocelli ricorda più di ogni altra emozione quella legata al ritorno a casa. “Ero partito come un pianista conosciuto in un raggio di 30 chilometri. Sono partito senza aspettative, con l'animo di fare del mio meglio. Sono tornato e ho trovato tutto il paese fuori della mia frazione ad aspettarmi. C'era scritto un cartello sul ponte, 'grazie Andrea di aver messo in piedi Sanremo'. Ho pensato che fossero impazziti”.

Poi una galleria di incontri con i più grandi personaggi, artisti e non solo, di tutto il pianeta. A partire proprio da Luciano Pavarotti col quale duettò agli esordi in Notte ‘e piscatore. “Ho ricantato la mia parte per il nuovo disco - ha raccontato ai giornalisti - perché il giorno dell’esibizione ero così spaventato che cantai con 38 di febbre. Mi erano crollate le difese immunitarie”. Tra le tante soddisfazioni: gli incontri con i pontefici e quello con Mohamed Alì già malato, di fronte al quale cantò in ginocchio.

Nessuna voglia invece di cantare alla cerimonia di insediamento del prossimo presidente degli Stati Uniti, quale che sia. Anche se all’inizio dell’anno (e probabilmente anche a febbraio, nel periodo di Sanremo) saranno ancora oltreoceano. “Il Festival molto probabilmente ce lo guarderemo da Miami, come ci capita di fare da qualche anno” scherza la moglie Veronica.

Dai numerosi duetti portati a compimento e presenti nel disco, alcuni dei quali sono storici, come quelli con Luciano Pavarotti e Stevie Wonder, Ed Sheeran, Céline Dion, Dua Lipa, Jennifer Lopez, Sarah Brightman, Giorgia, se ne sono aggiunti di inediti con Elisa, Karol G, Shania Twain, Chris Stapleton, Gwen Stefani, Marc Anthony, Sofia Carson, Lauren Daigle, Matteo Bocelli e Hans Zimmer.

Ci sono poi anche i duetti mancati, come quello con Beyoncé che qualche anno fa aveva proposto al maestro un pezzo che usava parole sull’Italia che Bocelli non sentiva sue, per cui rifiutò. “Ma la nostra porta è rimasta aperta”.

Fino al pensiero per Gerardina Trovato, sollecitato da Libero, della quale si è tornato a parlare in estate e con lei del meraviglioso duetto sul brano Vivere che però nel disco non c’è.  “Si è sentita con Veronica. Io purtroppo non sapevo, fino a poco tempo fa, che avesse ripreso a cantare. È una grande artista e con lei ho ricordi belli e anche molto divertenti” racconta ancora Bocelli. Che poi a latere dell’incontro coi giornalisti ha anche confidato di non aver avuto mai modo di conoscere Mina “se non 5 secondi sul bancone della reception di un hotel in Versilia. La vidi arrivare e mi disse: buongiorno sono Mina Mazzini. Questo è stato il nostro incontro”. E poi gli auguri per la giovane Cecille, altro talento di famiglia scelta da Il Volo come ospite fissa della loro tournée: “È una cugina di Veronica - ha spiegato Bocelli a Libero congedandosi - ha una grande passione per il canto. Gli auguriamo ogni bene” dicono i coniugi Bocelli. “Di sicuro è in giro con le voci giuste”.

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