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Morta la mamma di Marco Mengoni: chi era Nadia Ferrari

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Roberto Tortora
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A lei aveva dedicato il brano “Luce” (nel disco Materia) e la vittoria al Festival di Sanremo 2023. Ora non c’è più e ha lasciato un vuoto incolmabile. Se n’è andata all’età di 61 anni soltanto, infatti, Nadia Ferrari, la mamma del cantante Marco Mengoni. Era malata da tempo e la notizia è stata diffusa su Facebook da una pagina di fan, ‘Ronciglione per Marco’. Nell’ultimo post si legge: “Una notizia che ci lascia sgomenti...increduli...ci siamo salutati il 3 agosto durante il contest Guerriero del tuo Marco...il tuo sorriso raggiante resterà impresso nel mio cuore così come la tua dolcezza. Ronciglione per Marco è vicino al nostro Marco Mengoni ed alla famiglia Mengoni per la perdita di Nadia...mancherai tantissimo”.

Queste, invece, le parole di Mengoni indirizzate alla mamma il giorno dopo aver trionfato sul palco dell’Ariston: "Dedico questo festival alla donna che mi ha messo al mondo. Devo ringraziare la vita per avermi fatto superare delle esperienze forti che però ti forgiano e ti fanno crescere. Parlo di esperienze di vita privata che sono molto delicate". Era stata mamma Nadia ad avvicinare il piccolo Marco alla musica, figura centrale nella sua vita privata e anche in quella professionale. Gli ha insegnato tutto, gli ha fatto conoscere il blues e il gospel, lo ha sostenuto agli esordi quando si è presentato davanti ai giudici di X-Factor. Nell’ultima festa della mamma erano arrivati prontamente gli auguri social di Marco per Nadia: “Perché ti voglio bene veramente… buona festa della mamma”.

Quando uscì il disco Materia, Mengoni si espresse così sulla sua famiglia: “Ho dedicato una canzone a mia mamma. Nel primo video, ‘Cambia un uomo', c'è mio padre, sono le persone che amo di più, quindi dovevano essere in questo momento della mia vita, in questo momento di cambiamento e crescita, in cui mi sono messo molto a confronto con me stesso. Quando c'è una crescita mi viene istintivo pensare ai miei genitori, a quanto sono cresciuto, a tutto l'imprinting, tutti i valori e la stabilità che mi hanno dato, ma dall'altra parte anche la non stabilità, la libertà di scegliere che fare nella mia vita, perché non mi hanno mai ostacolato”.

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