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Gino Paoli, senza freni e senza censura: "Ecco come ho fatto sesso in ospedale"

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Gino Paoli il prossimo 23 settembre spegnerà 90 candeline e quella dell'artista si può dire sia stata un avita intensa, vissuta a tutto tondo. A Repubblica ha rilasciato una lunga intervista in cui ha ammesso che "rifarei tutto. Gli errori, in particolare. Sono quelli che mi hanno permesso di crescere. Non migliori, se fai sempre le cose giuste. Ho chiesto scusa tante volte. La vita, bisogna mangiarla tutta. Un solo vero rimorso: esser stato indifferente, rispetto al dolore che ho provocato in amore", ha confidato il cantante che non ha però voluto svelare i nomi delle fanciulle ferite.

"Non lo dico, tanto lo sapete già. Però sono rimasto amico di chi ho amato: ci sarò sempre per loro". Gino Paoli ha poi parlato con sincerità anche di un periodo della sua vita molto difficile. Il cantante ha infatti provato a suicidarsi con un colpo di pistola.  "Mi ero puntato la pistola qui, in pieno petto. Quando ho fatto quella cosa idiota, mio padre mi ha portato da uno specialista a Torino che mi ha detto: operiamo. Oppure? Oppure se lo tiene: ma se il proiettile si muove, lei muore nel giro di 10 minuti", parole forti quelle dell'artista che con ironia smorza parlando di un fatto davvero molto particolare.

 

 

 

Il medico suggerì a Gino Paoli di fare "l’amore con moderazione, non beva e non fumi. Si muova con prudenza. Ciao, ho fatto sesso la notte stessa, in ospedale. La vita è una questione di culo". Il cantante ha anche parlato del suo rapporto con Ornella Vanoni di cui ricorda la meravigliosa voce e non solo. "Sì, ma andava usata nella maniera giusta. Non poteva cantare da soprano i pezzi sulla malavita. Mi ha preso come produttore: “Perché vuole costringere nostra figlia a interpretare in quel modo?”. Che liti, coi suoi genitori. Ma io volevo tirar fuori l’Altra Ornella, più intimista. E ho dovuto prenderla a schiaffi". E non è  mica una metafora: "Schiaffi veri. Non ce la faccio!”, mi supplicava. E io: “Fai come ti dico!”. In sala d’incisione non la sopportavano: aveva il vizio di toccare tutto, così un tecnico elettrificava il mixer e le faceva prendere la scossa. Però poi è sbocciata".

 

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