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Ignazio La Russa, lezione epica alla sinistra in tv: "Solo la Salis può dire una cosa del genere"

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Claudio Brigliadori
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Il monologo-rampogna di Paolo Del Debbio? C’è (su Moussa Sangare). L’intervista al fulmicotone? Pure, così come le testimonianza choc tra il pubblico (lo studente aggredito da una gang appena sceso alla Stazione centrale di Milano).

Dritto e rovescio, il talk del giovedì sera di Rete 4, riparte a botta sicura: da un format, cioè, riconoscibilissimo e perfettamente funzionante. Non c’è bisogno di cambiare alcunché, dunque, almeno per il momento. Si comincia con l’ospite d’eccezione, Ignazio La Russa, che prima picchia duro su Elly Schlein e poi battezza Ilaria Salis alla sua maniera. «Io non faccio mai dichiarazioni contro una persona, ma non posso esimermi dal dire che non si può avere una doppia morale», nota il presidente del Senato a proposito della segreteria del Pd e il caso Boccia-Sangiuliano.

«Su Soumahoro, per esempio, non ho visto questa attenzione e se vogliamo andare indietro sui soldi nel canile di una parlamentare, non ho visto la stessa attenzione (il riferimento è alla senatrice dem Monica Cirinnà, ndr). Potrei andare avanti, così come sulle parentele, quello è il cognato di quello e di quell'altro...allora un giorno qualcuno farà un elenco di quelli che fanno politica insieme al marito o insieme alla moglie, al fratello o al cugino e vedrete che ce n'è molti di più in Parlamento, nelle istituzioni e anche in Rai di quelli che ce n’è nel centrodestra». «Depenalizzare il carcere per i minorenni? Una idea strampalata. Io sono avvocato, ho fatto il penalista, ho una vis difensiva molto spiccata... Tuttavia eliminare il carcere per i minorenni è una di quelle ipotesi che solo Ilaria Salis, con tutto il rispetto, può avanzare». E da Palazzo Madama tanti cordiali saluti alla europarlamentare di Bonelli e Fratoianni.

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