Morto Luca Giurato, aveva 84 anni: volto storico della Rai e adorato dal pubblico
È morto Luca Giurato, il giornalista e conduttore televisivo, volto storico della Rai, aveva 84 anni. Giurato si è spento all'improvviso, colpito da un infarto fulminante. La conferma arriva dalla moglie, Daniela Vergara, che intercettata dalla AdnKronos, in lacrime, conferma: "Eravamo a Santa Marinella, per goderci l'ultimo scorcio d'estate...". Storico conduttore di UnoMattina, celebre per le sue strepitose gaffe e per l'uso disinvolto dei superlativi, Giurato era nato a Roma nel 1939: figlio di un diplomatico siciliano che, nel dopoguerra, pagò la sua fedeltà al regime fascista prestando servizo in Brasile e Argentina. "Lo vedevamo per le feste", raccontava il giornalista.
Nato e cresciuto a Roma, diploma di maturità scientifica al Liceo Virgilio, Luca Giurato muove i primi passi nel mondo del giornalismo nei primi anni '60, quando aveva solo 20 anni. Gli esordi nella redazione di Paese Sera, dove scriveva di critica cinematografica. Poi la cronaca nera e, nel 1965, diventa giornalista professionista. "Fui tanto apprezzato che mi venne offerto di collaborare al supplemento Libri di quel meraviglioso giornale che, come tutti i giornali della sera, sono morti uccisi dalla televisione", ricordava in una delle sue ultime interviste.
Poi La Stampa, dove assunse la carica di inviato speciale prima, quindi il ruolo di notista politico. L'ingresso in Rai risale al 1986. "Biagio Agnes, presidente della Rai, mi aveva chiamato per dirigere il Gr1. Secondo le regole non scritte doveva spettare al Psdi. L’allora segretario Nicolazzi disse: Non è dei nostri ma noi rinunciamo alla nostra casella", raccontava il conduttore. Dietro il passaggio alla tv, anche la mano di Gianni Agnelli, editore proprio della Stampa. "Senta, facciamo una cosa: se si trova bene, auguri. Se non si trova bene, torni quando vuole", disse l'avvocato a Giurato. Un viaggio senza ritorno: nel 1990 sarebbe diventato vicedirettore del Tg1, quindi nel 1992 la prima conduzione, A tutta stampa, rassegna stampa notturna nell'ambito del Tg 1 della notte.
La celebrità assoluta arriva nel 1993, con la "convocazione" di Mara Venier, che lo chiamò a condurre insieme a lei Domenica In. Ed è nel contenitore domenicale di Rai 1 che nasce il personaggio-Giurato, quello degli aggettivi superlativi e delle gaffes. Celeberrima la sequenza nella quale, con lui coinvolto, Mara Venier si ruppe una gamba. Lui, però, rigettava ogni responsabilità: "Ah no, il ginocchio se l'è rotto da sola, mi è saltata addosso all'improvviso. Infatti mi ha subito scagionato. Anche se tanti hanno goduto a dire che era stata colpa mia".
Eppure, dopo una sola stagione, Giurato lasciò Domenica In. Lo fece in nome del giornalismo, "per non prendere una via nettamente diversa da quella del giornalismo professionale di altissimo livello", spiegò nei giorni dell'addio al format. Quindi UnoMattina, il suo programma più longevo, quello a cui è sempre rimasto legato a doppio filo. In tutto fanno dieci edizioni, un record, dal 1994 al 2008, con tre brevi pause.
Indimenticabili i "collage" di gaffes confezionati da Striscia la Notizia. Scivoloni che erano uno dei suoi marchi di fabbrica e dei quali parlava con disinvoltura e ironia, senza alcun astio. "Nella rassegna notturna dei giornali inventata da Bruno Vespa, parlando col vicedirettore del Corriere della Sera, credo fosse Giulio Anselmi, mi scappò un Corriere della Sorca. E non me ne accorsi. Il giorno dopo nel Tg1 delle 13.30, Lilli Gruber, lanciando un servizio della collega Daniela Tagliafico, la chiamò Daniela Tagliafica. Dandomi una mano involontaria. Un grande connubio che ovviamente finì su Striscia", ricordò. Si pensi che Antonio Ricci, nella sua Striscia, gli dedicò una rubrica ad-hoc, intitolata "Ci avrei giurato".
Un personaggio strepitoso, incontenibile. Anche nella vita privata: da sempre, Luca Giurato è accompagnato dalla fama di latin-lover. Lui stesso ammise di avere un debole per le donne straniere: "In Sudan, Camerun e Mali ho visto le donne più belle del mondo". E ancora: "L’infedeltà è stata una caratteristica costante della mia esistenza", ammise. Nel corso della sua vita due matrimoni: il primo con Gianna Furio, con cui ebbe un figlio. Poi le nozze con Daniela Vergara, giornalista del Tg2. Un addio, quello a Luca Giurato, che lascia un enorme vuoto. Ma, ne siamo certi, da lassù ci guardarerà con quel suo inconfondibile, iconico sorriso.