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Maria Grazia Cucinotta, il dramma: "Scampata per miracolo a uno stupro"

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Le gambe che tremano, il batticuore, l'ansia di sbagliare. Ci si muove tra queste sensazioni prima di buttarsi in una nuova avventura, soprattutto se l'avventura è il primo giorno sul set con il grande Massimo Troisi.

E a raccontare di quelle prime volte al Corriere della Sera è Maria Grazia Cucinotta. Nel corso della sua carriera l'artista ha dovuto fare molti sacrifici e rinunce, ma soprattutto ha dovuto mandare giù tanti rospi come quando Sofia Loren all’inizio fece finta di non sapere chi fosse: "Ci rimasi male. Una delle prime a chiamarmi, forse anche per la loro rivalità, fu Gina Lollobrigida: “Vai avanti e non curarti di queste cose che non sono importanti. Viva le nuove facce e viva le nuove generazioni”. La Loren la incontrai anni dopo, la vedevo da Armani che ci vestiva entrambe".

 

 

Maria Grazia Cucinotta si è sempre contraddistinta per la sua eleganza e serietà, ma anche per essere sempre stata una donna di principio a cui le occasioni per far parlare di sè non sono mai mancate come quando l'attrice rifiutò di partecipare alle riprese del film cult "Avvocato del diavolo" per le scene di nudo. "Bisogna essere realisti: non credo l’avrei fatto bene. Non ho mai avuto un buon rapporto con il mio fisico, soprattutto con il mio seno. Mi hanno anche definita sex symbol ma io mi sono sempre sentita ingombrante. Se a vent’anni avessi avuto la consapevolezza del mio corpo che ho adesso, sarebbe stato tutto molto più facile. Oggi ringrazio Dio di essere come sono", ha dichiarato al quotidiano l'artista che non si è risparmiata un commento sul caso di Harvey Weinstein con cui l'attrice ha anche lavorato: "Ci ho fatto tutta la promozione de "Il postino". Con me non ci ha mai provato", ha ricordato la Cucinotta che anche sottolinetao come fuori dalla porta "aveva la fila di ragazze che volevano stare con lui".

L'attrice ha ripercorso anche un momento molto difficile nel corso della sua vita e al quotidiano ha raccontato ci come sia riuscita a evitare una violenza sessuale: "Sono scampata per miracolo a uno stupro. La polizia non fece niente. Adesso trasmetto la paura a mia figlia", ha spiegato l'attrice che ha anche ricordato come abbia " camminato per anni col gas paralizzante stretto in mano, perché in quei momenti non hai tempo di aprire la borsa - ha raccontato l'attrice a Il Corriere della sera -. Successe di giorno, a Parigi, era un uomo in giacca e cravatta. Credo proprio ci sia stato l’intervento di un angelo perché cadde mentre mi stava strattonando, così riuscii a scappare. La polizia non fece niente. Ho trasmesso la paura anche a mia figlia, mi dice sempre che le metto l’ansia".

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