Cerca
Logo
Cerca
+

Emmanuel Carrère, Ucronia: le realtà alternative che riscrivono la Storia

  • a
  • a
  • a

"What if...?", dicono gli inglesi, «cosa sarebbe successo se... i nazisti avessero vinto la guerra? Se Napoleone non avesse perso a Waterloo? Se Mussolini fosse sceso in campo contro Hitler dalla parte giusta della storia, quella degli Alleati (vedi l’Epopea fantastorica italiana di Enrico Brizzi)? Come Philip Roth, Michel Houellebecq e pochi altri, Emmanuel Carrère è uno di quegli scrittori che «scava la buca e l’illumina con la torcia». Ed è, in effetti, con una sorta di illuminazione letteraria – quasi esoterica che oggi propone per Adelphi la rielaborazione delle sua tesi di laurea e di un saggio già uscito in Francia nel 1986 col titolo Lo stretto di Bering: roba che accarezza la fantascienza, il sogno e le teosofia. Si tratta di Ucronia (pp. 160, euro 14 traduzione di Federica di Lella e Giuseppe Girimonti Greco). Cioè del genere letterario, appunto, del “What If...?”. Carrère è un appassionato di storie bugiarde, di menzogne inarcate a fantasia amestosa. Reduce dall’ottimo V13, la cronaca giudiziaria sul processo parigino per l’attentato del Bataclan, lo scrittore oggi si butta sulla paraletteratura partendo dall’esegesi dei testi. «W «Giovanni Papini, qualche decennio fa, raccomandava l’istituzione di cattedre universitarie di Ignotica, ovvero la scienza di tutto ciò che non sappiamo. Se avessimo seguito il suo consiglio, oggi lo studio dell’Ucronia avrebbe fatto più progressi», scrive Carrère. (...)

Clicca qui, registrati gratuitamente su www.liberoquotidiano.it e leggi la recensione di Francesco Specchia

Dai blog