"Sapore di Mare" torna nelle sale a 60 anni dalla mitica estate 1964
Fu un'estate indimenticabile quella del 1964. A Forte dei Marmi la media borghesia italiana era vacanza senza troppi pensieri. C'era la dolce e malinconica Marina, l'inglesina Susan, la bionda Selvaggia, e la seducente quarantenne Adriana. Ma c'erano anche i milanesi Luca e Felicino; il genovese Gianni, fidanzato con Selvaggia ma innamorato di Adriana, un'amica dei suoi genitori; i napoletani Paolo e Marina, lui innamorato di Susan, la fidanzata di Felicino, e lei di Luca. E, poi, c'era Giorgia, il fotografo Cecco e i marchesini Pucci. Ciascuno con i propri intrecci amorosi questo famoso gruppo di vacanzieri hanno contribuito al successo del film "Sapore di Mare" che, al botteghino, raggiunse i 10 miliardi di lire di incasso.
Sono passati 60 anni da quella mitica vacanza che raccontava un’Italia che stava vivendo il boom economico con le spiagge della Versilia a far da palcoscenico a un rito di passaggio collettivo, dove giovani provenienti da diverse regioni del Paese si incontravano, si scontravano e scoprivano nuove libertà. Il film, attraverso i suoi personaggi e le loro vicende, racconta il desiderio di emancipazione di una generazione che iniziava a liberarsi dai vincoli della società tradizionale. Quella vacanza estiva, che potrebbe sembrare semplice e spensierata, era in realtà il riflesso di un’Italia che stava cambiando. Le nuove dinamiche sociali e familiari emergono prepotentemente, rivelando un Paese che cercava di conciliare le sue tradizioni con la modernità incalzante. Le differenze regionali, le tensioni tra Nord e Sud, e l'affacciarsi di nuove figure sociali sono temi centrali che il film affronta con leggerezza, ma che racchiudono riflessioni profonde sulla società italiana. Attraverso le vicende dei suoi personaggi, il film ci parla di appartenenza, di identità e di come le relazioni umane siano influenzate dai cambiamenti storici e culturali.
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"Sapore di Mare" diretto da Carlo Vanzina e scritto insieme al fratello Enrico, è diventato un film cult che pur nella sua apparente leggerezza, continua a esercitare una forte influenza sulla nostra identità collettiva. È per questo che dal 29 agosto sarà di nuovo nelle sale cinematografiche in una versione restaurata in 4K così che anche i più giovani possano godere delle immagini iconiche del film, le sue battute e soprattutto la sua colonna sonora, composta dai successi dell’epoca, che hanno reso questa pellicola un simbolo di un tempo che sembra sospeso tra passato e futuro.
Ma Il ritorno di questo film nelle sale non è solo un omaggio alla nostalgia, ma anche un'opportunità per riflettere su come la cultura popolare possa cristallizzare momenti di transizione e renderli eterni. "Sapore di Mare" ci invita a ricordare un'Italia che, sebbene profondamente cambiata, continua a vivere nei ricordi e nei sogni di chi ha vissuto quegli anni. Non solo. In un'epoca in cui il cinema tende sempre più verso il digitale e il virtuale, il ritorno di un classico come "Sapore di Mare" ci ricorda l'importanza di guardare al passato per comprendere meglio chi siamo oggi. Questo film, pur nella sua apparente leggerezza, ci offre una profonda riflessione su un'Italia che, pur essendo cambiata, continua a esercitare una forte influenza sulla nostra identità collettiva.
Se, dal Dopoguerra ad oggi, la storia d'Italia scorre sulle pellicole dei film balneari: