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Gerardina Trovato, "non abbandonatemi": il toccante ritorno dopo malattia e depressione

Daniele Priori
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Ora serve davvero un miracolo. Uno dei pochi che non è riuscito ad Amadeus: riportare Gerardina Trovato sul palco dell’Ariston, al Festival di Sanremo, come simbolo, una volta tanto, della democrazia social che in questi giorni di Ferragosto – all’indirizzo della cantautrice siciliana – ha voluto mostrare una dolcezza e un’empatia talmente rare nel mondo virtuale, da essere divenuti a loro volta virali. Il merito è proprio di una rediviva Gerardina che, quattro anni dopo le ultime drammatiche interviste a giornali e televisioni, è tornata a mostrarsi. Ancora più provata e fisicamente diversa rispetto a quattro anni fa a causa di una ulteriore patologia sopraggiunta alla depressione dovuta all’abbandono subito da parte della famiglia d’origine, denunciato dall’artista nel 2020.

Ora, però, la Trovato è fragile ma speranzosa e si mostra con un sorriso timido ma dedicato tutto ai suoi fan, alla sua gente, gli unici che davvero non l’hanno dimenticata. «Ciao amici, sono Gerardina Trovato. A casa. Io ho sempre pensato che quello che conta è la gente. E noi non saremmo niente se non ci foste voi. Non mi abbandonate. Diventate sempre di più, perché voi siete la mia forza», dice rivolta ai nuovi followers che non si limitano solo a continuare a cantare le sue canzoni ma la incoraggiano e sperano in un suo ritorno a livelli sempre più alti, esattamente quelli ai quali la cantautrice nata a Catania nel 1967 è stata abituata sin da inizio carriera.

 

 

A partire da quel Sanremo del 1993 che tra le nuove proposte vide trionfare La solitudine di Laura Pausini con Gerardina immediatamente dietro grazie al quel pezzo rock, molto stile Caterina Caselli (la sua mentore di allora), che si intitolava Ma non ho più la mia città e raccontava l’addio a Catania della giovane Trovato che lasciò la Sicilia per raggiungere Roma e inseguire il sogno di una carriera musicale che, anche grazie a quel Sanremo, decollò subito. L’anno successivo tra i big si piazzò quarta con Non è un film, canzone che denuncia gli orrori della guerra nella ex Jugoslavia con un video girato da Oliviero Toscani.

Un contatto con i big che, dopo il successo estivo di Sognare Sognare al Festivalbar, la portò a consacrarsi definitivamente nel duetto con Andrea Bocelli e quel Vivere che è diventato quasi l’inaspettato canto del cigno per Gerardina che, con l’arrivo del nuovo millennio, finirà via via sempre più lontana da quel proscenio che così rapidamente – e meritatamente – aveva conquistato. Il buio diventerà sempre più fosco fino a ridurla in condizioni di indigenza. Nel 2020 in una toccante intervista a Barbara d’Urso raccontò i dettagli di un rapporto logorato con la madre a tal punto da ricevere in anticipo la sua parte d’eredità: 50mila euro che col tempo sono finiti tanto da portare Gerardina, nel frattempo in preda a psicofarmaci di ogni tipo, davvero sul lastrico, a chiedere l’aiuto della Caritas.

Il fondo del fondo del pozzo toccatole in sorte, però, non era evidentemente ancora finito. Ad attenderla una complicazione al fegato ma al tempo stesso la forza di risollevarsi e di riaccendere il profilo ufficiale su Instagram (oltre a quello nuovissimo su TikTok che l’ha resa una dei protagonisti, in positivo, del Ferragosto appena trascorso).

Attualmente Gerardina, infatti, è tornata a cantare – si evince proprio dal profilo Instagram bello denso di locandine – nelle piazze della sua Sicilia che, dopo gli esordi che l’hanno vista abbandonare l’isola, ora la vedono quasi di fronte a un nuovo esordio che, dopo averle fatto ritrovare tante città siciliane, dovrà portarla – sostenuta dai fan che non l’hanno davvero mai abbandonata e ora fanno la ola sui social – a ripercorrere passi di rinascita al grande pubblico. Un percorso da compiere nuovamente che può portare solo in una direzione: quella di Sanremo. Perché “una canzone ci sarà sempre qualcuno che la canterà”. Speriamo che Carlo Conti ci ascolti.

 

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