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"Elodie? Libera di spogliarti, ma almeno...": bordata contro la cantante

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Alessandra Menzani
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È bello, ogni giorno, imparare qualcosa di nuovo. Ieri per esempio grazie al prezioso contributo della cantante Elodie, abbiamo scoperto che lei ha inventato i calendari di nudo in Italia (forse nel mondo) e addirittura il nudo femminile come inno alla libertà all’indipendenza della donna. Merita un Nobel, come minimo.
La cantante romana, grazie alla partecipazione al prestigioso calendario Pirelli in cui ha posato senza o con pochi veli, ha rilasciato parecchie interviste in cui ci fa sapere che lei usa il corpo come meglio crede, senza curarsi dei giudizi, che essere sexy non è una cosa brutta.

Ma davvero? Pensa forse di essere la prima e l’unica? Sabrina Ferilli, Elisabetta Canalis, Rossella Brescia, Monica Bellucci, Naomi Campbell, e possiamo andare avanti dieci minuti, ossia tutte quelle attrici e showgirl che prima di lei si sono spogliate per copertine di riviste o per lo stesso calendario Pirelli, non esistono, oppure erano talmente inconsapevoli del proprio corpo da usarlo solo per il vil denaro, non per farsi portatrici di indispensabili messaggi politici e femministi.

Non è la prima volta che la cantante lanciata dal talent show Amici e fidanzata del pilota Andrea Iannone regala scatti pruriginosi. Fatti suoi, se lo può decisamente permettere. Il problema è che ogni voltaci ammorba con pipponi pseudo intellettuali per giustificare il rivoluzionario gesto. Come se ci fosse bisogno, oggi, di giustificare un nudo.

Nata 34 anni fa nella borgata romana di Quartaccio da padre italiano, artista di strada, e madre francese originaria della Guadalupa, ha avuto un’infanzia difficile. I suoi genitori si separano quando lei e la sorella Fey erano molto piccole. Ha la terza media. La partecipazione ad Amici, l’ha lanciata nell’Olimpo: Sanremo, le hit estive, i tormentoni; si è affermata prepotentemente nella musica e nel costume anche grazie a un sex appeal indiscutibile.

Alcune sue hit hanno meritato il successo che ha avuto, nel 2023 Forbes l’ha inserita tra le cento donne di successo in Italia. Nelle copertine dei dischi o sui social si spoglia spesso. Va benissimo, ma perché rifilarci gli spiegoni? Elodie deve sempre dare una valenza “nobile” alla dignitosissima scelta di usare il corpo per vendere, cosa che accade dalla notte dei tempi, da Marilyn Monroe a Madonna. Si dia pace.

Giusto ieri è passata a miglior vita Peggy Moffitt, 87 anni, la prima modella a mostrare il seno nella copertina di un giornale, Women’s Wear Daily. Era il 1964. All’epoca destò scalpore. Oggi, nel 2024, non ci si scandalizza più. Eppure lei insiste: «Il corpo rappresenta una parte fondamentale del modo di raccontarci e di riprenderci la libertà di essere sensuali (...). Mi piaccio e il corpo mi aiuta a raccontare qualcosa di me. Non penso che avere una sessualità sia peccato. Non sono cattolica e voglio restare lontana da questo modo di pensare». Non lo pensa nessuno, in verità. «C’è un controllo sul corpo, oggi più che mai. Mi accusano di sessualizzare e mi fa ridere: vorrei chiedere cosa significa. Il punto è proprio questo: più uno viene accusato per l’uso della propria libertà di espressione, più significa che conduce una lotta giusta». Se le canta e se le suona. Immancabile il pensierino femminista del tipo: «L'uomo è ossessionato dalla donna, ne vorrebbe la proprietà. Ma questo è il problema dell’uomo in generale nel mondo». Amen Infine attacca una a caso: Giorgia Meloni. Il pensierino anti-meloniano è un altro grande must per finire sui giornali.

Accusa il suo esecutivo di uccidere la libertà. Secondo la cantante c’è il «problema dei diritti acquisiti, ma minacciati» sotto il governo FdI.
«Attaccando i gay, o l’aborto, si attacca la libertà. La cosa per cui soffro di più è che sia una donna a farlo. Come può non accorgersi di lavorare per gli interessi degli uomini? Non si può toccare la libertà di scelta. (...). Non ho simpatia per questo governo, perché per me la libertà è sinonimo di felicità».

Per la cantante, madrina dell’ultimo Gay Pride (e anche di quello del 2022), Meloni ha consensi «perché c’è paura, quando non capisci il vero problema. Quando le persone vedono personaggi pubblici gridare, comprensibilmente sono d’accordo con loro». E così Elodie finì su tutti i giornali. Missione compiuta.

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